Tutto ciò che devi sapere sulla perforazione del timpano

Perforazione Timpano

La perforazione del timpano comporta una serie di sintomi specifici: un improvviso e forte dolore all’orecchio e la comparsa di acufeni, prurito consistente, perdita di sangue e pus dall’orecchio, perdita di equilibrio, nausea, vomito, febbre alta e calo dell’udito.

Il timpano è una membrana interna dell’orecchio che consente di trasmettere i suoni recepiti dall’esterno alle altre strutture dell’orecchio. Funge anche da protezione contro germi e infiltrazioni d’acqua o di altre sostanze nocive provenienti dall’esterno.

In seguito ad un’infezione o un trauma, la membrana può danneggiarsi e rompersi in maniera più o meno estesa. In questi casi si parla di perforazione del timpano, una rara patologia che, se non trattata, può portare ad una temporanea perdita dell’udito, ulteriori infezioni e cisti nel canale auricolare. Vediamo insieme quali sono i possibili sintomi e cause per poi passare a diagnosi e rimedi.

Sintomatologia e cause

La lacerazione del timpano comporta una serie di sintomi specifici: un improvviso e forte dolore all’orecchio e la comparsa di acufeni, prurito consistente, perdita di sangue e pus dall’orecchio, perdita di equilibrio, nausea, vomito, febbre alta e calo dell’udito.

Le principali cause della rottura della membrana timpanica sono infiammazioni e infezioni o traumi di diverso tipo. Nei bambini, in particolare, è molto comune che la perforazione sia causata da infezioni dell’orecchio medio come un’otite non trattata. Altre possibili cause sono colpi alla testa, infiltrazioni di copri estranei e barotraumi, ovvero rapidi sbalzi pressori tra la pressione interna dell’orecchio e quella dell’ambiente esterno.

Diagnosi e rimedi

La diagnosi viene effettuata tramite un esame otoscopico, che permette di visionare l’interno del canale uditivo. Nel caso di piccole lesioni non è necessario intervenire chirurgicamente, solitamente vengono prescritti farmaci come antidolorifici e antibiotici per facilitare la guarigione, ma la ferita si rimargina spontaneamente in pochi mesi. Nei rari casi in cui la lacerazione è più estesa è opportuno ricorrere ad un intervento chirurgico di riparazione della membrana. La procedura è chiamata timpanoplastica, o miringoplastica ed è preferibilmente eseguita con un ricovero di alcuni giorni.

L’intervento di ricostruzione consiste nell’utilizzare lembi di tessuto, come piccoli pezzi di muscolo o cartilagine, o materiali biocompatibili prodotti in laboratori specializzati, con cui si si va a riparare e rimarginare la lesione. Dopo l’operazione verrà applicato un bendaggio da tenere per circa due settimane e durante questo periodo viene raccomandato di restare a riposo e di non compiere movimenti bruschi con la testa o sforzi di alcun tipo. Durante la guarigione è consigliato di non introdurre oggetti o liquidi nell’orecchio, come tappi per le orecchie o gocce auricolari (se non prescritte), di evitare il contatto con l’acqua e di applicare impacchi caldi esterni per alleviare il dolore.

Per qualsiasi informazione sulla salute delle tue orecchie o per prenotare una visita di controllo, contatta lo studio di Audio Medica Milano!

Timpanosclerosi, sintomi e cure

Timpanosclerosi

Cos’è la timpanosclerosi, quali sono i sintomi e come curarla. Tutto quello che bisogna sapere.

Non si sa ancora molto su quali siano i fattori scatenati della timpanosclerosi. Le ipotesi più diffuse identificano tre fattori principali: infettivo-infiammatori, endocrino-metabolici e costituzionali. Nel 65-90% dei casi l’orecchio è a timpano aperto non secernente.

Nello sviluppo della malattia si riconoscono due stadi: uno superficiale in cui la mucosa ed il periostio, una guaina connettivale vascolarizzata che riveste il tessuto osseo, sono intatti, ed uno profondo o invasivo, di mucoperiostite con distruzione del sottostante tessuto osseo. Le alterazioni ossee sono legate ad una riduzione della vascolarizzazione che porta ad una necrosi vescicolare.

Sintomo molto comune è un progressivo calo dell’udito, causato da un’ipoacusia trasmissiva in peggioramento nel tempo. Questa è a sua volta dovuta alla rottura della membrana timpanica, alla sclerosi e fissità del timpano e degli ossicini, alla discontinuità ossiculare o alla riduzione dello spazio aereo dell’orecchio medio. Possono manifestarsi anche acufeni e perdite di equilibrio.

Diagnosi

La diagnosi è solitamente effettuata attraverso un esame obiettivo dell’orecchio. Attraverso una visita otoscopica, uno specialista è in grado di individuare le evidenti lesioni timpano-sclerotiche che possono interessare la membrana timpanica e la catena ossiculare. Le zone della membrana timpanica che non sono interessate dalla timpanosclerosi appiano ugualmente scleroatrofiche.

Capita spesso che alla diagnosi di una timpanosclerosi venga associata quella di perforazione subtotale del timpano. Dall’esame audiometrico emerge invece la presenza di un’ipoacusia di trasmissione progressiva con o senza abolizione del riflesso stapediale.

Curare una timpanosclerosi

Come accennavamo all’inizio, l’evoluzione della timpanosclerosi è riassumibile in due fasi: una prima fase in cui si verifica un incremento delle fibre collagene seguita da una seconda fase in cui si formano depositi calcarei che degenerano la lamina del timpano. Generalmente si tratta di una lenta evoluzione che tende a stabilizzarsi facilmente. Tuttavia, anche le lesioni molto stabili possono andare incontro ad una ripresa dell’attività patologica più o meno rapida.

Curare una timpanosclerosi è possibile unicamente ricorrendo ad un intervento chirurgico. Attraverso l’operazione è possibile richiudere eventuali lacerazioni della membrana timpanica e mobilizzare la catena ossiculare attraverso un intervento di miringo-ossiculoplastica. In caso di fissità ossiculare, è a volte necessario asportare la testa del martello e l’incudine, sezionando il tendine sospensore del martello.

Visite di controllo periodiche aumentano le possibilità di individuare precocemente patologie progressive come la timpanosclerosi e intervenire immediatamente così da evitare complicazioni spiacevoli!

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Tappi di cerume nelle orecchie, come prevenirne la formazione

Tappi cerume orecchie

Come si formano i tappi di cerume nelle orecchie e come prevenirne la formazione.

Normalmente la sottile peluria presente nel canale uditivo favorisce l’espulsione del cerume interno all’orecchio verso l’esterno del padiglione auricolare; quando, per diversi motivi, il cerume non scorre verso l’esterno tende ad accumularsi all’interno delle orecchie. Il tappo di cerume, così definito, arriva così ad ostruire il canale uditivo ed è responsabile di fastidiosi disturbi dell’udito come l’acufene, l’autofonia, ossia il rimbombo della propria voce nelle orecchie, l’ipoacusia e la sensazione di perdita di equilibrio e vertigini. In questo articolo parleremo di quali sono le cause più comuni della formazione di tappi di cerume e come prevenirne la formazione.

Come si formano i tappi di cerume

Il cerume è una sostanza cerosa prodotta dalle ghiandole sebacee e ceruminose del condotto uditivo esterno che svolge la funzione di umidificazione dell’interno dell’orecchio e di protezione da particelle dannose come agenti patogeni, polveri, acqua e altre. Quando viene prodotta una quantità eccessiva di cerume questo può iniziare a sedimentare all’interno delle orecchie e creare un’ostruzione del canale. L’ipersecrezione ghiandolare può essere causata da diverse patologie o condizioni fisiologiche, come l’avanzare dell’età.

Un’altra possibile motivazione dietro alla formazione di tappi di cerume è una scarsa o scorretta igiene delle orecchie. Se per la pulizia delle orecchie viene utilizzato il comune bastoncino cotonato, chiamato informalmente con lo pseudonimo cotton fioc, in realtà si rischia solamente di compattare il cerume spingendolo sempre più verso l’interno del canale uditivo.

Prevenzione e trattamento

Per minimizzare i rischi di formazione o ripresentazione dei tappi di cerume è bene seguire delle accortezze di prevenzione. Innanzitutto, bisogna sapere come pulire correttamente il canale auricolare. Un adeguato lavaggio settimanale delle orecchie è di per sé molto utile, così come l’uso di gocce specifiche per lo scioglimento del cerume. È sempre bene rivolgersi prima ad un otorinolaringoiatra, come gli specialisti di Audio Medica Milano, per una corretta valutazione su come intervenire.

Nel caso in cui si sia già formato un tappo di cerume e il fastidio sia tale da volerlo rimuovere, è possibile intervenire in diversi modi: utilizzando gocce addolcenti, attraverso l’irrigazione del canale uditivo, con il metodo curettage o aspirando via il cerume.

Per qualsiasi domanda su come comportarsi per prevenire la formazione di tappi di cerume o per una visita di controllo, contatta gli specialisti di Audio Medica Milano!

Esame otoscopico, cos’è e quando viene effettuato

Esame Otoscopico - Otoscopia

Quando si avverte un dolore interno all’orecchio è sempre consigliato un esame otoscopico.

L’esame otoscopico, conosciuto anche come otoscopia, è un esame dell’orecchio, che permette di ispezionare il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica attraverso l’uso di uno strumento, detto appunto, otoscopio. Attraverso un’attenta esaminazione il medico può individuare la presenza di corpi estranei, infiammazioni o patologie che possono provocare diversi disturbi all’orecchio e all’udito. Vediamo insieme come funziona un otoscopio e quando viene solitamente effettuato l’esame.

Come funziona un otoscopio

Dal greco “oto-“, orecchio, e “-scopio”, osservo, l’otoscopio è uno strumento utilizzato, come già detto, per effettuare un esame obiettivo dell’orecchio. Ci sono diversi tipi di otoscopio ma quello maggiormente diffuso è probabilmente l’otoscopio a batteria.

L’otoscopio a batteria è composto da una base, o impugnatura, che può essere realizzata in materiale plastico, oppure in metallo, e da una testa con la quale si esegue l’esame vero e proprio.

La testa dell’otoscopio è di forma conica e contiene una sporgente luminosa che dirige il raggio di luce all’interno dell’orecchio e una lente d’ingrandimento realizzata in vetro ottico che consente una visione ingrandita, fino a 3x, del condotto uditivo e del timpano. Durante l’otoscopia la luce indirizzata nell’orecchio permette di esaminare la membrana timpanica ed il canale uditivo esterno, alla ricerca di eventuali alterazioni come ostruzioni da cerume o corpi estranei, infezioni e anomalie.

Come e quando si effettua un esame otoscopico

In tutti i casi in cui si sente un dolore interno all’orecchio, o si avverte un calo dell’udito ipoacusia o altri disturbi a carico del sistema uditivo, è sempre consigliata una visita otoscopica. Se il medico lo ritiene necessario, l’esame può essere effettuato anche durante le normali visite di controllo.

Prima di procedere con l’otoscopia, però, il medico deve assicurarsi che il condotto uditivo sia il più possibile dritto, in modo da garantire adeguata visibilità all’interno. Basta esercitare una piccola trazione verso l’alto e indietro sul padiglione auricolare così da sistemare la forma del canale. Dopo questa semplice manovra, il medico inserisce l’otoscopio all’interno dell’orecchio del paziente e procede con l’ispezione.

Attraverso l’otoscopia è inoltre possibile eseguire alcune semplici operazioni o piccoli interventi chirurgici. Le operazioni più semplici possono essere eseguite in ambito ambulatoriale dall’otorinolaringoiatra, con l’impiego dell’otoscopio a batteria e di eventuali altri strumenti, mentre le più complesse necessitano di una sala operatoria. I principali interventi chirurgici che si possono eseguire per via otoscopica sono la rimozione di tappi di cerume e corpi estranei di varia natura, l’asportazione di piccoli polipi dal condotto uditivo, la timpanocentesi, ossia l’esecuzione di una piccola incisione sulla membrana timpanica allo scopo di evacuare o prelevare pus e il drenaggio transtimpanico.

Contatta Audio Medica Milano per qualsiasi informazione sulla salute del tuo udito o per prenotare una visita di controllo.

Esame impedenziometrico, cos’è e quando viene fatto

Esame impedenziometrico

Cos’è, come viene eseguito e a cosa serve un esame impedenziometrico.

Per conoscere le cause all’origine di disturbi improvvisi dell’orecchio e dell’udito, come un acufene duraturo o un calo della capacità uditiva, occorre sottoporsi a degli esami di accertamento. Abbiamo già parlato nelle scorse settimane dell’esame audiometrico tonale, mentre oggi parleremo dell’esame impedenziometrico.

L’impedenziometria è un esame dell’orecchio in grado di fornire un’analisi e una valutazione accurata dello stato di salute dell’orecchio medio e della funzionalità di timpano e ossicini.

Come viene eseguito

Un esame impedenziometrico consiste in una valutazione della resistenza posta dalla membrana timpanica e dalle strutture dell’orecchio medio a seguito dell’esercitazione di una leggera pressione sul sistema timpano-ossiculare. La reazione di tali strutture ci permette di misurare il grado di elasticità del sistema, e di conseguenza, lo stato di salute dell’orecchio.

L’esame dei riflessi delle strutture interne dell’orecchio permette di valutare la funzionalità dello stapedio, un piccolo muscolo collegato alla staffa dell’orecchio, che in condizioni normali si contrae in presenza di suoni forti, proteggendo l’orecchio dalle forti vibrazioni, mentre in caso di lesioni e patologie si irrigidisce e non riesce a svolgere questa funzione protettiva. La conseguenza principale di tale irrigidimento è la riduzione della capacità di distinguere i suoni in generale.

Quando conviene sottoporsi ad un esame impedenziometrico

L’esame impedenziometrico dell’orecchio è indicato sia per adulti che per bambini, non troppo piccoli però, e permette di distinguere fra ipoacusie trasmissive e neurosensoriali, ovvero fra predite dell’udito causate da disfunzioni che interessano l’orecchio esterno e medio e perdite dell’udito che interessano l’orecchio interno.

È un esame non doloroso e non invasivo che richiede, nondimeno, la professionalità di uno specialista otorinolaringoiatra. Di norma l’accertamento è comunque preceduto da una visita otoscopica e viene prescritto insieme ad altri esami come quello audiometrico.

Per qualsiasi informazione su visite ed esami dell’orecchio e per iniziare un percorso di riabilitazione uditiva contatta gli specialisti di Audio Medica Milano.

Apparecchi acustici migliori, le ultime tecnologie del settore

Apparecchi acustici

Le ultime innovazioni tecnologiche nella produzione di apparecchi acustici hanno rivoluzionato la gamma di prodotti del settore uditivo: quali sono i migliori prodotti in commercio.

Il primo elemento che contraddistingue i moderni apparecchi acustici è che gli apparecchi moderni sono minuscoli in confronto con i vecchi modelli, alcuni quasi invisibili una volta indossati. Tutto ciò è dovuto agli sviluppi ottenuti dalla ricerca, che hanno permesso di ridurre le dimensioni della scocca, delle tecnologie utilizzate all’interno degli apparecchi, migliorandone ugualmente le prestazioni. Vediamo di seguito quali sono le nuove funzionalità dei migliori apparecchi acustici in circolazione.

Riduzione del rumore e Comprensione della voce

Le prestazioni dei moderni apparecchi sono incredibilmente evolute rispetto solo a qualche anno fa. Uno dei vantaggi più importanti è sicuramente la funzione di riduzione del rumore e di comprensione della voce, che facilita l’elaborazione delle voci anche in un ambiente rumoroso.

In particolare, la funzione di comprensione della voce ha raggiunto notevoli livelli di sviluppo arrivando quasi a imitare quella di persone senza problemi di udito. I prodotti più potenti sono anche in grado di recuperare ipoacusie gravi o profonde.

Connettività e Accessori

Come piccoli computer, gli apparecchi acustici moderni possono connettersi a internet o ad altri dispositivi, così da garantire ancora più comfort e naturalità del suono. Per sfruttarne a pieno le possibilità, sono disponibili diversi accessori per la manutenzione e la pulizia, o per il collegamento audio con la televisione.

Viviamo ormai tutti accompagnati da uno smartphone nella nostra quotidianità ed è per questo che sono stati realizzati degli apparecchi in grado di accoppiarsi con lo smartphone, per una maggiore fluidità di utilizzo. Inoltre i modelli più recenti offrono la possibilità di gestire interamente la connessione tramite un’applicazione, sia su Android che iOS. Tramite l’app si possono controllare volume, programmi, stato della batteria e molto altro.

Contatta Audio-Medica Milano per maggiori informazioni sui migliori apparecchi acustici disponibili e su quale modello si adatta meglio alle tue necessità.

Esame audiometrico tonale, cos’è, a cosa serve e quando viene fatto

Esame audiometrico tonale

Quando si percepisce una riduzione della propria capacità uditiva, o si manifestano altri problemi di incerta origine, come un acufene improvviso e persistente, è consigliabile rivolgersi a dei professionisti dell’udito, come noi di Audio Medica Milano, per sottoporsi a un esame audiometrico tonale.

Cos’è l’esame audiometrico tonale e a cosa serve

L’esame audiometrico permette di rilevare la sensibilità dell’orecchio del paziente alle diverse frequenze e di individuare quale sia la soluzione più adatta per trattare eventuali patologie o disturbi temporanei.

È un esame che può essere eseguito anche come visita di controllo periodica dai pazienti che indossano un apparecchio acustico.

Come si esegue un esame audiometrico

L’esame audiometrico tonale viene eseguito all’interno di una cabina audiometrica, un ambiente insonorizzato. Vengono fornite delle cuffie al paziente, attraverso le quali vengono inviati i segnali sonori. In alternativa si inviano stimoli sonori in campo libero.

L’audiometrista trasmette al paziente dei suoni, partendo da toni bassi per poi salire a quelli alti, e gli chiede di dare un cenno di consenso o di premere un pulsante tutte le volte che percepirà qualcosa. In questo modo il medico può misurare la soglia minima di udibilità del soggetto.

I risultati dell’esame audiometrico permettono di rilevare eventuali problemi all’orecchio o all’udito, e di elaborare una diagnosi di ipoacusia o sordità. Quest’ultima è un problema che può riguardare anche i bambini, e in questi casi si è soliti procedere svolgendo un esame audiometrico infantile, un semplice test che viene effettuato secondo modalità di interazione simili al gioco per mettere a proprio agio i più piccoli.

Perché sottoporsi a un esame audiometrico tonale?

È pensiero comune che l’esame audiometrico tonale serva unicamente per misurare la capacità uditiva. In verità è utilizzato anche per individuare diverse patologie dell’orecchio altrimenti non diagnosticabili.

Ad esempio, se accompagnato da un esame impedenzometrico, permette di comprendere i motivi alla base del disturbo e di preparare, dove possibile, una specifica terapia mirata al recupero della capacità uditiva.

Ascolta un consiglio! Prenota un esame audiometrico presso lo studio di Audio Medica Milano.