Cos’è l’otite acuta e come prevenirla

Otite Acuta

Cos’è l’otite acuta, quali sono i sintomi, come prevenirla e come curarla. Tutto quello che c’è da sapere.

L’otite acuta, più precisamente chiamata otite media acuta, è un un’infiammazione acuta o cronica a carico dell’orecchio medio, cavità che comprende timpano e tre piccole ossa fondamentali per l’udito: la staffa, l’incudine e il martello. È solitamente causata da infezioni batteriche o virali, ma può essere anche innescata da reazioni allergiche o tumori dell’orecchio.

Per quanto virtualmente innocua, è conosciuta per essere una patologia alquanto fastidiosa. Salvo complicazioni, dall’otite acuta si guarisce nell’arco di 10-15 giorni; nei casi più complicati o per accelerare la guarigione e ridurre i sintomi è comunque possibile intervenire farmacologicamente. Vediamo come.

I sintomi dell’otite acuta

Si manifesta come un’infiammazione delle orecchie, accompagnata da dolore di diversità variabile, mal di gola, febbre, in alcuni casi anche congestione nasale e tosse. L’otite media è spesso causata da infezioni batteriche e virali che possono comportare l’espulsione di materiale purulento dal canale uditivo esterno, provocando dolore, prurito ed un’infiammazione locale.

Nei bambini è comune osservare anche dei sintomi secondari come alterazione dell’umore, inappetenza, irritabilità, otalgia e otorrea. Conviene prestare una maggiore attenzione ai più piccoli, poiché l’otite media può causare loro serie complicazioni, come la perdita dell’equilibrio, acufeni persistenti e disturbi del sonno.

Come prevenirne la comparsa

Alcune accortezze per prevenire la compara dell’otite consistono nel lavare frequentemente le orecchie e il canale uditivo esterno, così da impedire un eccessivo accumulo di cerume o evitare infezioni batteriche o virali a carico dell’orecchio. L’infiammazione è spesso innescata anche dal muco che si forma nel naso. Un altro consiglio può essere quello di soffiarsi frequentemente e con cura il naso e ricorrere a lavaggi nasali frequenti.

In qualunque caso è sempre bene rivolgersi ad uno specialista per una visita di controllo così da tenere sott’occhio la situazione e procedere nel modo migliore per salvaguardare la salute delle proprie orecchie.

Contatta lo studio di Audio Medica Milano per maggiori informazioni su come prevenire l’otite acuta o per prenotare una visita di controllo!

Tutto ciò che devi sapere sulla perforazione del timpano

Perforazione Timpano

La perforazione del timpano comporta una serie di sintomi specifici: un improvviso e forte dolore all’orecchio e la comparsa di acufeni, prurito consistente, perdita di sangue e pus dall’orecchio, perdita di equilibrio, nausea, vomito, febbre alta e calo dell’udito.

Il timpano è una membrana interna dell’orecchio che consente di trasmettere i suoni recepiti dall’esterno alle altre strutture dell’orecchio. Funge anche da protezione contro germi e infiltrazioni d’acqua o di altre sostanze nocive provenienti dall’esterno.

In seguito ad un’infezione o un trauma, la membrana può danneggiarsi e rompersi in maniera più o meno estesa. In questi casi si parla di perforazione del timpano, una rara patologia che, se non trattata, può portare ad una temporanea perdita dell’udito, ulteriori infezioni e cisti nel canale auricolare. Vediamo insieme quali sono i possibili sintomi e cause per poi passare a diagnosi e rimedi.

Sintomatologia e cause

La lacerazione del timpano comporta una serie di sintomi specifici: un improvviso e forte dolore all’orecchio e la comparsa di acufeni, prurito consistente, perdita di sangue e pus dall’orecchio, perdita di equilibrio, nausea, vomito, febbre alta e calo dell’udito.

Le principali cause della rottura della membrana timpanica sono infiammazioni e infezioni o traumi di diverso tipo. Nei bambini, in particolare, è molto comune che la perforazione sia causata da infezioni dell’orecchio medio come un’otite non trattata. Altre possibili cause sono colpi alla testa, infiltrazioni di copri estranei e barotraumi, ovvero rapidi sbalzi pressori tra la pressione interna dell’orecchio e quella dell’ambiente esterno.

Diagnosi e rimedi

La diagnosi viene effettuata tramite un esame otoscopico, che permette di visionare l’interno del canale uditivo. Nel caso di piccole lesioni non è necessario intervenire chirurgicamente, solitamente vengono prescritti farmaci come antidolorifici e antibiotici per facilitare la guarigione, ma la ferita si rimargina spontaneamente in pochi mesi. Nei rari casi in cui la lacerazione è più estesa è opportuno ricorrere ad un intervento chirurgico di riparazione della membrana. La procedura è chiamata timpanoplastica, o miringoplastica ed è preferibilmente eseguita con un ricovero di alcuni giorni.

L’intervento di ricostruzione consiste nell’utilizzare lembi di tessuto, come piccoli pezzi di muscolo o cartilagine, o materiali biocompatibili prodotti in laboratori specializzati, con cui si si va a riparare e rimarginare la lesione. Dopo l’operazione verrà applicato un bendaggio da tenere per circa due settimane e durante questo periodo viene raccomandato di restare a riposo e di non compiere movimenti bruschi con la testa o sforzi di alcun tipo. Durante la guarigione è consigliato di non introdurre oggetti o liquidi nell’orecchio, come tappi per le orecchie o gocce auricolari (se non prescritte), di evitare il contatto con l’acqua e di applicare impacchi caldi esterni per alleviare il dolore.

Per qualsiasi informazione sulla salute delle tue orecchie o per prenotare una visita di controllo, contatta lo studio di Audio Medica Milano!

Timpanosclerosi, sintomi e cure

Timpanosclerosi

Cos’è la timpanosclerosi, quali sono i sintomi e come curarla. Tutto quello che bisogna sapere.

Non si sa ancora molto su quali siano i fattori scatenati della timpanosclerosi. Le ipotesi più diffuse identificano tre fattori principali: infettivo-infiammatori, endocrino-metabolici e costituzionali. Nel 65-90% dei casi l’orecchio è a timpano aperto non secernente.

Nello sviluppo della malattia si riconoscono due stadi: uno superficiale in cui la mucosa ed il periostio, una guaina connettivale vascolarizzata che riveste il tessuto osseo, sono intatti, ed uno profondo o invasivo, di mucoperiostite con distruzione del sottostante tessuto osseo. Le alterazioni ossee sono legate ad una riduzione della vascolarizzazione che porta ad una necrosi vescicolare.

Sintomo molto comune è un progressivo calo dell’udito, causato da un’ipoacusia trasmissiva in peggioramento nel tempo. Questa è a sua volta dovuta alla rottura della membrana timpanica, alla sclerosi e fissità del timpano e degli ossicini, alla discontinuità ossiculare o alla riduzione dello spazio aereo dell’orecchio medio. Possono manifestarsi anche acufeni e perdite di equilibrio.

Diagnosi

La diagnosi è solitamente effettuata attraverso un esame obiettivo dell’orecchio. Attraverso una visita otoscopica, uno specialista è in grado di individuare le evidenti lesioni timpano-sclerotiche che possono interessare la membrana timpanica e la catena ossiculare. Le zone della membrana timpanica che non sono interessate dalla timpanosclerosi appiano ugualmente scleroatrofiche.

Capita spesso che alla diagnosi di una timpanosclerosi venga associata quella di perforazione subtotale del timpano. Dall’esame audiometrico emerge invece la presenza di un’ipoacusia di trasmissione progressiva con o senza abolizione del riflesso stapediale.

Curare una timpanosclerosi

Come accennavamo all’inizio, l’evoluzione della timpanosclerosi è riassumibile in due fasi: una prima fase in cui si verifica un incremento delle fibre collagene seguita da una seconda fase in cui si formano depositi calcarei che degenerano la lamina del timpano. Generalmente si tratta di una lenta evoluzione che tende a stabilizzarsi facilmente. Tuttavia, anche le lesioni molto stabili possono andare incontro ad una ripresa dell’attività patologica più o meno rapida.

Curare una timpanosclerosi è possibile unicamente ricorrendo ad un intervento chirurgico. Attraverso l’operazione è possibile richiudere eventuali lacerazioni della membrana timpanica e mobilizzare la catena ossiculare attraverso un intervento di miringo-ossiculoplastica. In caso di fissità ossiculare, è a volte necessario asportare la testa del martello e l’incudine, sezionando il tendine sospensore del martello.

Visite di controllo periodiche aumentano le possibilità di individuare precocemente patologie progressive come la timpanosclerosi e intervenire immediatamente così da evitare complicazioni spiacevoli!

Prenota un appuntamento presso lo studio di Audio Medica Milano.

Tappi di cerume nelle orecchie, come prevenirne la formazione

Tappi cerume orecchie

Come si formano i tappi di cerume nelle orecchie e come prevenirne la formazione.

Normalmente la sottile peluria presente nel canale uditivo favorisce l’espulsione del cerume interno all’orecchio verso l’esterno del padiglione auricolare; quando, per diversi motivi, il cerume non scorre verso l’esterno tende ad accumularsi all’interno delle orecchie. Il tappo di cerume, così definito, arriva così ad ostruire il canale uditivo ed è responsabile di fastidiosi disturbi dell’udito come l’acufene, l’autofonia, ossia il rimbombo della propria voce nelle orecchie, l’ipoacusia e la sensazione di perdita di equilibrio e vertigini. In questo articolo parleremo di quali sono le cause più comuni della formazione di tappi di cerume e come prevenirne la formazione.

Come si formano i tappi di cerume

Il cerume è una sostanza cerosa prodotta dalle ghiandole sebacee e ceruminose del condotto uditivo esterno che svolge la funzione di umidificazione dell’interno dell’orecchio e di protezione da particelle dannose come agenti patogeni, polveri, acqua e altre. Quando viene prodotta una quantità eccessiva di cerume questo può iniziare a sedimentare all’interno delle orecchie e creare un’ostruzione del canale. L’ipersecrezione ghiandolare può essere causata da diverse patologie o condizioni fisiologiche, come l’avanzare dell’età.

Un’altra possibile motivazione dietro alla formazione di tappi di cerume è una scarsa o scorretta igiene delle orecchie. Se per la pulizia delle orecchie viene utilizzato il comune bastoncino cotonato, chiamato informalmente con lo pseudonimo cotton fioc, in realtà si rischia solamente di compattare il cerume spingendolo sempre più verso l’interno del canale uditivo.

Prevenzione e trattamento

Per minimizzare i rischi di formazione o ripresentazione dei tappi di cerume è bene seguire delle accortezze di prevenzione. Innanzitutto, bisogna sapere come pulire correttamente il canale auricolare. Un adeguato lavaggio settimanale delle orecchie è di per sé molto utile, così come l’uso di gocce specifiche per lo scioglimento del cerume. È sempre bene rivolgersi prima ad un otorinolaringoiatra, come gli specialisti di Audio Medica Milano, per una corretta valutazione su come intervenire.

Nel caso in cui si sia già formato un tappo di cerume e il fastidio sia tale da volerlo rimuovere, è possibile intervenire in diversi modi: utilizzando gocce addolcenti, attraverso l’irrigazione del canale uditivo, con il metodo curettage o aspirando via il cerume.

Per qualsiasi domanda su come comportarsi per prevenire la formazione di tappi di cerume o per una visita di controllo, contatta gli specialisti di Audio Medica Milano!