Cos’è la timpanosclerosi? Cause, sintomi e cure

timpanosclerosi

La timpanosclerosi è una patologia dell’orecchio medio caratterizzata dalla formazione di tessuto osseo sul timpano e sugli ossicini adiacenti.

Questo processo può portare a problemi di udito e a una serie di sintomi sgradevoli come vertigini, acufeni e disturbi dell’equilibrio. In questo articolo di AudioMedica Milano, esploreremo le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per la timpanosclerosi.

Cause della timpanosclerosi

La timpanosclerosi può essere causata da una serie di fattori, tra cui infezioni croniche dell’orecchio medio, traumi acustici, interventi chirurgici all’orecchio medio e altre patologie come la otosclerosi.

La formazione di tessuto osseo sulla membrana timpanica e sugli ossicini adiacenti è causata dalla deposizione di calcio e altre sostanze minerali. Questo processo può essere lento e graduale nel tempo, ma può anche verificarsi in modo rapido in seguito a un trauma acustico o a un intervento chirurgico.

Sintomi della timpanosclerosi

I sintomi della patologia possono variare a seconda della gravità della malattia. In alcuni casi, i sintomi possono essere lievi o addirittura assenti, ma in altri casi possono essere molto sgradevoli e compromettere la qualità della vita.

I sintomi comuni della timpanosclerosi includono la riduzione dell’udito, la percezione di rumori fastidiosi come acufeni, vertigini, sensazione di pressione o di orecchio tappato, disturbi dell’equilibrio e, in casi estremi, perdita totale dell’udito.

Trattamenti

Il trattamento dipende dalla gravità della malattia e dalla presenza di sintomi. In alcuni casi, la timpanosclerosi può essere controllata con farmaci per ridurre i sintomi, come gli antistaminici o i decongestionanti.

In altri casi, può essere necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere il tessuto osseo e riparare eventuali danni alla membrana timpanica o agli ossicini.

Un’altra opzione di trattamento per la timpanosclerosi è la terapia con apparecchi acustici, che possono migliorare l’udito e ridurre i sintomi come gli acufeni.

Prevenzione della timpanosclerosi

La prevenzione dipende dalle cause sottostanti della malattia. Evitare rumori troppo intensi e prolungati, proteggere le orecchie durante le attività rumorose, curare tempestivamente le infezioni dell’orecchio medio e seguire le raccomandazioni del medico dopo un intervento chirurgico all’orecchio medio possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare la timpanosclerosi.

Inoltre, è importante effettuare regolari controlli audiometrici per rilevare eventuali problemi dell’udito in modo tempestivo e intervenire prima che la patologia diventi grave.

Contatta AudioMedica Milano e prenota una visita di controllo.

Prevenzione udito, come prendersi cura della salute uditiva

prevenzione udito

L’udito è uno dei nostri sensi più importanti, che ci permette di comunicare, ascoltare musica, guardare film, lavorare.

La prevenzione per la salute dell’udito è un argomento di grande importanza, poiché si tratta dei sensi più preziosi e utilizzati nel quotidiano. L’esposizione a rumori forti, l’utilizzo di auricolari o cuffie ad alto volume, l’invecchiamento e l’esposizione a sostanze tossiche sono solo alcuni dei fattori di rischio che possono danneggiare l’udito e causare problemi come la perdita dell’udito.

In questo articolo di Audio Medica Milano, approfondiremo l’importanza della prevenzione udito e forniremo consigli pratici per prevenire il danno all’udito e prendersi cura dell’udito nel modo migliore possibile.

Fattori di rischio

Per prevenire il danno all’udito, è importante conoscere i fattori di rischio e adottare abitudini sane. Innanzitutto, è importante ridurre l’esposizione a rumori forti, specialmente se si tratta di rumori continui o di lunga durata. L’utilizzo di tappi per le orecchie o di cuffie antirumore può aiutare a ridurre l’esposizione ai rumori e proteggere l’udito.

Inoltre, è importante utilizzare correttamente gli auricolari o le cuffie, regolando il volume a un livello sicuro e limitando il tempo di utilizzo. Fare regolarmente controlli dell’udito può anche aiutare a individuare precocemente eventuali problemi e adottare misure preventive.

Inoltre, ci sono diversi dispositivi di protezione dell’udito disponibili sul mercato, come i tappi per le orecchie e le cuffie antirumore, che possono aiutare a proteggere l’udito durante l’esposizione a rumori forti. È importante scegliere un dispositivo di protezione dell’udito che sia comodo da indossare e adatto all’attività che si sta svolgendo.

Prevenzione dei danni all’udito

Per prendersi cura dell’udito, è importante evitare di inserire oggetti estranei nelle orecchie, come Cotton Fioc, e di pulirle delicatamente con un panno morbido. Inoltre, è importante evitare l’utilizzo di sostanze chimiche o di oggetti duri o appuntiti per pulire le orecchie.

Controlli periodici per la prevenzione dei danni all’udito

Fare regolarmente controlli dell’udito è un modo importante per prevenire eventuali problemi all’udito e individuare precocemente eventuali danni.

I controlli dell’udito sono particolarmente importanti per coloro che lavorano in ambienti rumorosi o utilizzano auricolari o cuffie ad alto volume per lunghi periodi di tempo. Inoltre, le persone che hanno un’età avanzata o un’importante storia familiare di problemi all’udito dovrebbero fare controlli dell’udito regolari per individuare precocemente eventuali segni di problemi all’udito.

Un audiologo o un medico specializzato in otorinolaringoiatria possono eseguire i controlli dell’udito e fornire consigli sui metodi di prevenzione dell’udito e sulla protezione dell’udito. Fare regolarmente controlli dell’udito è un modo importante per mantenere la salute uditiva a lungo termine e prevenire eventuali problemi all’udito prima che diventino più gravi e difficili da trattare.

Contatta AudioMedica Milano e prenota una visita

Test udito: come funziona e perché è importante farlo regolarmente

test udito

Il test dell’udito è un esame semplice, ma fondamentale per verificare la salute dell’udito e individuare eventuali problemi uditivi.

In questo articolo di AudioMedica Milano vedremo come funziona il test dell’udito, a cosa serve, quando e come effettuarlo, e perché è importante farlo regolarmente.

Come funziona il test

Si tratta di un esame che valuta la capacità dell’orecchio di ricevere e trasmettere i suoni. Esistono diverse procedure comuni utilizzate dai professionisti dell’udito, come gli audiologi, per valutare l’udito di una persona. Una delle procedure più comuni è il test dell’udito tonale, che utilizza un audiometro per testare la soglia uditiva dell’individuo, ovvero la minima intensità sonora che può essere udita. L’esame in questione può essere eseguito sia in campo libero che in cabina insonorizzata. Un’altra procedura comune è il test dell’udito verbale, che valuta la capacità dell’individuo di comprendere la parola.

A cosa serve

Il test dell’udito può essere effettuato per diverse ragioni. In primo luogo, può essere utilizzato per la valutazione dell’udito in seguito a un trauma o per un sospetto di problemi uditivi. Ad esempio, una persona che ha subito un forte rumore o un trauma alla testa potrebbe essere sottoposta a un test per verificare la salute dell’apparato uditivo.

Oppure, il test può essere utilizzato per la valutazione dell’udito nei bambini. Infatti i problemi uditivi possono influire sul loro sviluppo del linguaggio e dell’apprendimento. Inoltre, può essere utilizzato per la valutazione della salute dell’udito in soggetti spesso esposti a rumori o sostanze potenzialmente dannose.

Quando e come effettuare il test dell’udito

Il test dell’udito dovrebbe essere effettuato regolarmente, soprattutto in presenza di fattori di rischio per problemi uditivi, come l’età avanzata o l’esposizione a rumori o sostanze potenzialmente dannose. I sintomi come vertigini, acufene o difficoltà di comprensione della parola possono essere un segnale di allarme per problemi uditivi e possono richiedere l’effettuazione di questo esame. Per effettuare il test basterà rivolgersi a un professionista dell’udito, come un audiologo, che utilizzerà apposite attrezzature, come gli otoscopi e gli audiometri, per valutare la salute dell’apparato.

Perché è importante fare il test dell’udito

Sottoporsi a questo esame regolarmente è importante per prevenire problemi uditivi e identificarli precocemente. In questo modo si interviene evitando che possano e causare danni permanenti all’udito. I problemi uditivi possono influire negativamente sulla qualità della vita, causando difficoltà nella comunicazione, nell’apprendimento, nella sicurezza e nella socializzazione.

I problemi uditivi possono anche aumentare il rischio di depressione, ansia e demenza. Inoltre, l’udito è un senso importante per la sicurezza e il benessere, poiché ci consente di avvertire eventuali pericoli, come il rumore del traffico o di un allarme di emergenza.

Fare questo esame regolarmente può anche essere utile per monitorare l’efficacia di eventuali interventi per migliorare l’udito, come l’utilizzo di protesi acustiche o l’intervento chirurgico.

Contatta Audiomedica Milano e prenota una visita di controllo.

Ipoacusia e acufeni, come sono connessi?

ipoacusia e acufeni

Diversi studi medici dimostrano che esisterebbe una correlazione tra ipoacusia e acufeni anche se le cause di tale correlazione non sono sempre del tutto chiare.

Oggi, insieme ad AudioMedica Milano, parleremo dell’ipoacusia e degli acufeni e di come questi disturbi possono essere connessi.

Ipoacusia, di cosa si tratta

Con il termine ipoacusia (o perdita dell’udito) si fa riferimento all’incapacità, parziale o totale, di percepire un suono in una o entrambe le orecchie.

L’ipoacusia può essere congenita se il soggetto nasce con un deficit uditivo; presbiacusia quando i soggetti tendono a sviluppare un deficit uditivo gradualmente con l’avanzare dell’età; ma può essere anche una conseguenza di malattie o traumi fisici.

Cos’è l’acufene

Con il termine acufene, invece, si fa rifermento al fischio o ronzio che si può avvertire nell’orecchio e può manifestarsi gradualmente nel tempo o verificarsi improvvisamente.

Anche in questo caso, può essere bilaterale, e quindi avvertito in entrambe le orecchie, o percepito da un solo orecchio, quindi unilaterale.

Generalmente si parla di fischio o ronzio, ma in realtà viene descritto anche come un sibilo, un fruscio, uno stridore o un soffio.

La durata dell’acufene varia da persona a persona e può essere passeggera, comparire solo una volta, manifestarsi a intervalli di tempo o diventare cronico.

Connessione tra ipoacusia e acufeni 

L’associazione tra ipoacusia e acufeni non avviene sempre, le statistiche però evidenziano percentuali di correlazione tra i due fenomeni molto alte.

Infatti, circa l’80% dei soggetti che soffrono di ipoacusia neurosensoriale idiopatica accusa anche i sintomi dell’acufene e altrettanti pazienti con otosclerosi, soffrono anche di acufene.

Inoltre, altri studi dimostrano come 8 persone su 10, tra quelle affette da acufeni, testimoniano di soffrire anche di ipoacusia. 

Il motivo per cui ipoacusia e acufeni si possono manifestare insieme risiede nel fatto che l’ipoacusia influisce sui segnali inviati dall’orecchio al cervello e quando questi tornano indietro creano la sensazione del fischio. Per questo motivo chi soffre di perdita dell’udito potrebbe soffrire anche di acufene. 

L’acufene, invece, nonostante non sia causa di per sé la perdita uditiva, può causare una sensazione di udito debole a causa del fischio percepito dal paziente può distrarre e rendere difficile sentire altri suoni. 

Non sottovalutare mai i disturbi all’orecchio, contatta AudioMedica Milano