Nonostante secondo diversi studi l’utilizzo di cuffie e auricolari non provoca in genere nessun problema, se impiegati per tempo prolungato, possono portare a una serie di disturbi.
Auricolari e cuffie ormai sono entrati in maniera importante nel mercato e nella nostra quotidianità .
Nell’articolo di oggi, noi di Audiomedica Milano, vogliamo sciogliere ogni dubbio e dare tutte le informazioni in merito.
Auricolari e cuffie: le Tipologie
Tra le varie tipologie presenti nel mercato si hanno:
- cuffie aperte: con una superficie traforata che permette di avere una buona dispersione del suono e una minore pressione sonora all’interno dell’orecchio.
- cuffie chiuse: che forniscono un buon isolamento dai rumori ambientali, grazie ai cuscinetti da cui sono composte permettendone l’utilizzo senza alzare eccessivamente il volume;
- cuffie in-ear: che garantiscono un buon isolamento dai rumori esterni perché inserite direttamente nel padiglione auricolare. Per questa tipologia, si consiglia un utilizzo con un volume che non vada oltre il 60%.
Auricolari e cuffie: livello del suono
Le cuffie convogliano il rumore all’interno dell’orecchio, e spesso, per escludere il rumore esterno, si tende ad alzare il volume quando si ascolta l’audio.
In questi casi l’audio dei dispositivi può raggiungere i 115 decibel, provocando danni permanenti all’udito in meno di 15 minuti.
Facciamo chiarezza: 120 decibel è la potenza di suono di una motosega in azione, mentre il suono della voce umana raggiunge i 30-40 decibel.
Gli studi evidenziano che il livello di intensità raccomandato non dovrebbe andare oltre gli 85 decibel per un ascolto di 8 ore al massimo durante tutta la giornata.
Auricolari e cuffie: danni sull’udito
Diversi studi dimostrano che il problema principale delle cuffie è causato principalmente dall’utilizzo prolungato e da un volume eccessivo.
Indipendentemente dall’età , un’esposizione prolungata al rumore elevato provoca traumi acustici sia acuti che cronici provocati da stress ossidativo sulle cellule nervose provocando:
- Orecchio ovattato, cioè la sensazione di pressione nell’orecchio e pienezza al suo interno;
- acufene, cioè un fastidioso rumore auricolare simile a un fischio o un ronzio;
- diminuzione del livello uditivo;
- dolore all’orecchio.
Generalmente, questi sintomi possono essere temporanei ma possono diventare permanenti, soprattutto se causati da esposizione scorretta e continuativa al rumore.
È importante non sottovalutare i sintomi, perché, intervenendo rapidamente e, se il danno non è troppo grave, è possibile recuperare del tutto la capacità uditiva con un’adeguata terapia.