Potenziali evocati uditivi, cosa sono e quando è necessario valutarli

Potenziali evocati uditivi

I potenziali evocati uditivi (PEU) sono misure non invasive dell’attività cerebrale in risposta a stimoli uditivi.

Questi test sono importanti per la diagnosi e il monitoraggio dei disturbi uditivi e neuropatie, così come per la valutazione dell’efficacia di interventi terapeutici.  In questo articolo di AudioMedica Milano, spiegheremo cosa sono i potenziali evocati uditivi, come funzionano e come vengono eseguiti, fornendo inoltre consigli su come prepararsi per l’esame.

Cosa sono i Potenziali Evocati Uditivi e a cosa servono

I PEU sono una forma di elettroencefalografia (EEG) che misura l’attività elettrica del cervello in risposta a stimoli uditivi. Gli stimoli uditivi vengono presentati all’orecchio dell’individuo tramite cuffie o altoparlanti, mentre gli elettrodi vengono posizionati sulla testa per registrare l’attività cerebrale.

I PEU sono importanti per la diagnosi di disturbi uditivi come la sordità e la perdita dell’udito, ma anche per la valutazione di neuropatie come la sclerosi multipla. Inoltre, possono essere utilizzati per monitorare l’efficacia di interventi terapeutici come l’impianto cocleare.

I diversi potenziali evocati uditivi

Ci sono diversi tipi di PEU.

I potenziali evocati uditivi si distinguono in a breve termine (BAEP), a medio termine (MLR) e a lungo termine (LLR). I BAEP sono comunemente utilizzati per la diagnosi di disturbi uditivi, mentre gli MLR e LLR sono utilizzati per valutare la funzione uditiva in modo più dettagliato.

L’esame di PEU

Prima dell’esame, è importante informare il medico di eventuali farmaci che si stanno assumendo. Inoltre, è importante dormire bene la notte prima dell’esame e evitare di assumere alcol o sostanze stimolanti come la caffeina.

L’esame non è invasivo e non presenta rischi significativi per la salute. Durante l’esame, l’individuo viene posto in una posizione comoda e viene chiesto di rimanere immobile e tranquillo durante la procedura. Gli stimoli uditivi vengono presentati tramite cuffie o altoparlanti, mentre gli elettrodi vengono posizionati sulla testa.

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Otoemissioni acustiche, come funzionano

otoemissioni acustiche

Le otoemissioni acustiche sono suoni prodotti dal nostro orecchio interno quando risponde a uno stimolo sonoro.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio le otoemissioni acustiche, cosa sono e perché sono importanti per la diagnosi precoce dei problemi uditivi.

Cosa sono e a cosa servono?

Si tratta di suoni prodotti all’interno dell’orecchio interno in risposta a un suono . Le otoemissioni sono generate dalle cellule ciliate nell’orecchio interno, che rispondono al suono vibrando, producendo un suono silenzioso che giunge all’orecchio medio. Questo suono è l’OAE, ovvero le otoemissioni acustiche.

Ci sono due tipologie di OAE: le spontanee (SOAE) ed evocate (EOAE).

Le SOAE sono scaturite da processi interni dell’orecchio interno, ma non sono di grande utilità in ambito clinico, poiché possono essere registrate senza l’apporto di stimoli esterni e non sono correlate a una specifica patologia.

Le EOAE, invece, sono generate da stimoli sonori di varia natura. In base al tipo di stimolo acustico somministrato, le EOAE si dividono in:

  • Otoemissioni acustiche evocate transitorie (TEOAE), che consistono in echi cocleari generati mediante la presentazione di stimoli sonori come click o tone-burst;
  • Otoemissioni da prodotti di distorsione acustica (DPOAE), generate dalla contemporanea somministrazione di due stimoli sonori o toni primari legati da un rapporto di frequenza.

Perché vengono utilizzate le otoemissioni acustiche?

Si tratta di un metodo non invasivo e veloce per valutare la funzione dell’orecchio interno. Il metodo è particolarmente utile per valutare l’udito in età neonatale e pediatrica. Questo poiché i neonati non possono comunicare verbalmente la loro capacità uditiva o la mancanza di percezione dei suoni.

Inoltre, sono utili nella diagnosi precoce di problemi uditivi, poiché si tratta di un metodo diagnostico in grado di rilevare problemi uditivi anche in presenza di un udito che risulta “normale” quando si misura il tono puro.

Come si misurano?

Le otoemissioni acustiche vengono misurate utilizzando un apposito apparecchio per la misurazione e l’analisi delle emissioni otoacustiche. Questo strumento utilizza un microfono posto all’interno del condotto uditivo esterno per registrare le otoemissioni prodotte dall’orecchio interno in risposta a un suono di prova. La procedura di misurazione delle otoemissioni è rapida e indolore. Può essere eseguita anche su neonati e bambini piccoli.

Applicazioni delle otoemissioni acustiche

Le otoemissioni acustiche trovano molte applicazioni nella diagnosi dei problemi uditivi. Nel neonato, sono utilizzate come screening uditivo neonatale per valutare la presenza di problemi uditivi. Possono essere anche utilizzate nella valutazione dell’udito pediatrico e nella diagnosi di problemi uditivi in adulti esposti a rumori forti sul lavoro.
Inoltre, possono essere utilizzate per valutare l’efficacia dei programmi di screening uditivo e nella regolazione dei dispositivi uditivi.

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Prevenzione udito, come prendersi cura della salute uditiva

prevenzione udito

L’udito è uno dei nostri sensi più importanti, che ci permette di comunicare, ascoltare musica, guardare film, lavorare.

La prevenzione per la salute dell’udito è un argomento di grande importanza, poiché si tratta dei sensi più preziosi e utilizzati nel quotidiano. L’esposizione a rumori forti, l’utilizzo di auricolari o cuffie ad alto volume, l’invecchiamento e l’esposizione a sostanze tossiche sono solo alcuni dei fattori di rischio che possono danneggiare l’udito e causare problemi come la perdita dell’udito.

In questo articolo di Audio Medica Milano, approfondiremo l’importanza della prevenzione udito e forniremo consigli pratici per prevenire il danno all’udito e prendersi cura dell’udito nel modo migliore possibile.

Fattori di rischio

Per prevenire il danno all’udito, è importante conoscere i fattori di rischio e adottare abitudini sane. Innanzitutto, è importante ridurre l’esposizione a rumori forti, specialmente se si tratta di rumori continui o di lunga durata. L’utilizzo di tappi per le orecchie o di cuffie antirumore può aiutare a ridurre l’esposizione ai rumori e proteggere l’udito.

Inoltre, è importante utilizzare correttamente gli auricolari o le cuffie, regolando il volume a un livello sicuro e limitando il tempo di utilizzo. Fare regolarmente controlli dell’udito può anche aiutare a individuare precocemente eventuali problemi e adottare misure preventive.

Inoltre, ci sono diversi dispositivi di protezione dell’udito disponibili sul mercato, come i tappi per le orecchie e le cuffie antirumore, che possono aiutare a proteggere l’udito durante l’esposizione a rumori forti. È importante scegliere un dispositivo di protezione dell’udito che sia comodo da indossare e adatto all’attività che si sta svolgendo.

Prevenzione dei danni all’udito

Per prendersi cura dell’udito, è importante evitare di inserire oggetti estranei nelle orecchie, come Cotton Fioc, e di pulirle delicatamente con un panno morbido. Inoltre, è importante evitare l’utilizzo di sostanze chimiche o di oggetti duri o appuntiti per pulire le orecchie.

Controlli periodici per la prevenzione dei danni all’udito

Fare regolarmente controlli dell’udito è un modo importante per prevenire eventuali problemi all’udito e individuare precocemente eventuali danni.

I controlli dell’udito sono particolarmente importanti per coloro che lavorano in ambienti rumorosi o utilizzano auricolari o cuffie ad alto volume per lunghi periodi di tempo. Inoltre, le persone che hanno un’età avanzata o un’importante storia familiare di problemi all’udito dovrebbero fare controlli dell’udito regolari per individuare precocemente eventuali segni di problemi all’udito.

Un audiologo o un medico specializzato in otorinolaringoiatria possono eseguire i controlli dell’udito e fornire consigli sui metodi di prevenzione dell’udito e sulla protezione dell’udito. Fare regolarmente controlli dell’udito è un modo importante per mantenere la salute uditiva a lungo termine e prevenire eventuali problemi all’udito prima che diventino più gravi e difficili da trattare.

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Test udito: come funziona e perché è importante farlo regolarmente

test udito

Il test dell’udito è un esame semplice, ma fondamentale per verificare la salute dell’udito e individuare eventuali problemi uditivi.

In questo articolo di AudioMedica Milano vedremo come funziona il test dell’udito, a cosa serve, quando e come effettuarlo, e perché è importante farlo regolarmente.

Come funziona il test

Si tratta di un esame che valuta la capacità dell’orecchio di ricevere e trasmettere i suoni. Esistono diverse procedure comuni utilizzate dai professionisti dell’udito, come gli audiologi, per valutare l’udito di una persona. Una delle procedure più comuni è il test dell’udito tonale, che utilizza un audiometro per testare la soglia uditiva dell’individuo, ovvero la minima intensità sonora che può essere udita. L’esame in questione può essere eseguito sia in campo libero che in cabina insonorizzata. Un’altra procedura comune è il test dell’udito verbale, che valuta la capacità dell’individuo di comprendere la parola.

A cosa serve

Il test dell’udito può essere effettuato per diverse ragioni. In primo luogo, può essere utilizzato per la valutazione dell’udito in seguito a un trauma o per un sospetto di problemi uditivi. Ad esempio, una persona che ha subito un forte rumore o un trauma alla testa potrebbe essere sottoposta a un test per verificare la salute dell’apparato uditivo.

Oppure, il test può essere utilizzato per la valutazione dell’udito nei bambini. Infatti i problemi uditivi possono influire sul loro sviluppo del linguaggio e dell’apprendimento. Inoltre, può essere utilizzato per la valutazione della salute dell’udito in soggetti spesso esposti a rumori o sostanze potenzialmente dannose.

Quando e come effettuare il test dell’udito

Il test dell’udito dovrebbe essere effettuato regolarmente, soprattutto in presenza di fattori di rischio per problemi uditivi, come l’età avanzata o l’esposizione a rumori o sostanze potenzialmente dannose. I sintomi come vertigini, acufene o difficoltà di comprensione della parola possono essere un segnale di allarme per problemi uditivi e possono richiedere l’effettuazione di questo esame. Per effettuare il test basterà rivolgersi a un professionista dell’udito, come un audiologo, che utilizzerà apposite attrezzature, come gli otoscopi e gli audiometri, per valutare la salute dell’apparato.

Perché è importante fare il test dell’udito

Sottoporsi a questo esame regolarmente è importante per prevenire problemi uditivi e identificarli precocemente. In questo modo si interviene evitando che possano e causare danni permanenti all’udito. I problemi uditivi possono influire negativamente sulla qualità della vita, causando difficoltà nella comunicazione, nell’apprendimento, nella sicurezza e nella socializzazione.

I problemi uditivi possono anche aumentare il rischio di depressione, ansia e demenza. Inoltre, l’udito è un senso importante per la sicurezza e il benessere, poiché ci consente di avvertire eventuali pericoli, come il rumore del traffico o di un allarme di emergenza.

Fare questo esame regolarmente può anche essere utile per monitorare l’efficacia di eventuali interventi per migliorare l’udito, come l’utilizzo di protesi acustiche o l’intervento chirurgico.

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