Screening Audiometrico Neonatale, l’importanza del Test dell’Udito nei Neonati

test udito neonati

L’udito è cruciale per lo sviluppo linguistico, cognitivo e sociale di un neonato.

Tuttavia, i problemi uditivi possono passare inosservati nei primi mesi di vita, compromettendo il futuro sviluppo del bambino. È qui che entra in gioco lo screening audiometrico neonatale, un importante strumento per individuare precocemente eventuali deficit uditivi. In questo articolo di AudioMedica Milano vediamo il ruolo del test dell’udito nei neonati.

Importanza dello Screening Audiometrico Neonatale

Lo screening audiometrico neonatale è un processo diagnostico rapido e non invasivo che valuta la capacità uditiva dei neonati poco dopo la nascita. Individuare precocemente eventuali problemi uditivi consente un intervento tempestivo, che può includere l’accesso a servizi di intervento precoce e terapia uditiva.

Durante lo screening, vengono utilizzate diverse metodologie e apparecchiature, tra cui test di emissione otoacustica e potenziali evocati uditivi, per valutare la risposta uditiva del neonato.

Questi test sono indolori e possono essere eseguiti mentre il neonato dorme tranquillamente.

Indicatori di Problemi Uditivi nei Neonati

Esistono anche segnali e sintomi che i genitori possono osservare per riconoscere eventuali problemi uditivi nel loro neonato.

Questi includono mancanza di risposta ai suoni, mancanza di sorrisi o risposte verbali, eccessiva irritabilità o difficoltà nel seguire istruzioni semplici. È importante che i genitori prestino attenzione a tali segnali e che consultino un medico se hanno preoccupazioni riguardo all’udito del loro bambino.

Benefici dello Screening Audiometrico Precoce

Lo screening audiometrico neonatale offre una serie di benefici tangibili. Non solo consente di individuare precocemente eventuali problemi uditivi, ma può anche ridurre il tempo e le risorse necessarie per diagnosticare e trattare tali problemi in seguito.

Inoltre, contribuisce a ridurre il carico emotivo e finanziario per le famiglie coinvolte.

Perché sottoporre il tuo bambino al test dell’udito nei neonati

Lo screening audiometrico neonatale è un’importante misura preventiva per garantire un avvio sano e un futuro luminoso per i neonati.

I genitori e gli operatori sanitari devono lavorare insieme per promuovere e sostenere questo processo, assicurando che ogni neonato abbia accesso a una valutazione uditiva precoce e accurata. Investire nella salute uditiva dei neonati è investire nel loro futuro.

Contatta AudioMedica Mmilano per maggiori informazioni.

L’importanza del Controllo Audiometrico

controllo audiometrico

Nell’epoca contemporanea, immerse in un mondo ricco di suoni e rumori, spesso trascuriamo la salute uditiva.

Il controllo audiometrico, o audiometria,si rivela un elemento cruciale per monitorare la nostra capacità uditiva e prevenire potenziali problemi.

In questo articolo di AudioMedica Milano parliamo dell’audiometria e del perché si tratti di un esame vitale per migliorare la qualità della tua vita.

Cosa è il Controllo Audiometrico?

Si tratta di una procedura medica non invasiva finalizzata a valutare la capacità uditiva di un individuo. Utilizzando test specifici, un audiologo esamina la gamma di frequenze uditive per fornire una panoramica dettagliata della salute uditiva.

Questi test rivelano precocemente eventuali segni di perdita uditiva, consentendo interventi tempestivi.

Perché è Importante Sottoporsi a un Controllo Audiometrico?

L’audiometria è un esame essenziale in diversi casi e per molteplici motivi. Vediamoli insieme

Rilevare Precocemente la Perdita Uditiva

La perdita uditiva può svilupparsi gradualmente, sfuggendo spesso alla nostra consapevolezza. L’esame di audiometria individua precocemente i segni di deterioramento uditivo, permettendo di agire tempestivamente.

Prevenire Danni Futuri

L’esposizione a suoni forti e l’inquinamento acustico possono causare danni uditivi irreversibili.

L’esame di audiometria valuta il livello di esposizione e implementa misure preventive per evitare danni futuri.

Migliorare la Qualità di Vita

Una buona salute uditiva è fondamentale per una vita appagante. Il controllo audiometrico, mediante misure preventive, preserva la capacità uditiva, migliorando la comunicazione e la partecipazione sociale.

Come Funziona l’audiometria e come interpretare i risultati?

Il processo di un controllo audiometrico comprende test specifici che misurano la sensibilità uditiva in diverse frequenze. Durante la visita, si possono eseguire audiogrammi, test di discriminazione uditiva e altri esami per valutare la salute uditiva complessiva.

Il professionista discuterà quindi i risultati e, se necessario, consiglierà azioni correttive o dispositivi uditivi.

Contatta AudioMedica Milano per prenotare il tuo controllo audiometrico presso il nostro centro.

Prova Calorica Vestibolare, a cosa serve

prova calorica vestibolare

Il nostro senso dell’equilibrio è una parte essenziale della nostra vita quotidiana.

Siamo in grado di mantenere la postura, camminare senza cadere e persino girare la testa grazie al nostro sistema vestibolare, che si trova nell’orecchio interno. Quando sperimentiamo problemi di equilibrio o vertigini, la prova calorica vestibolare può essere uno strumento diagnostico prezioso per identificare le cause sottostanti e aiutare a stabilire una diagnosi accurata.

Ma in cosa consiste? Ne parliamo in questo articolo di AudioMedica Milano

Cos’è la Prova Calorica Vestibolare?

La prova calorica vestibolare è un esame medico utilizzato per valutare il funzionamento del sistema vestibolare, che regola l’equilibrio e la percezione spaziale.

Questa procedura coinvolge l’introduzione di calori o freddi nell’orecchio interno al fine di stimolare il sistema vestibolare. I professionisti sanitari monitorano attentamente la risposta del sistema durante la prova.

Come Funziona la Prova?

Durante la prova calorica vestibolare, il paziente è solitamente posizionato in una sedia che può ruotare e indossare degli occhiali chiusi.

Un orecchio alla volta viene esposto a un calore o un freddo moderato, il che crea un disorientamento temporaneo. Questa esposizione stimola il sistema vestibolare, provocando risposte automatiche come il nistagmo, ovvero il movimento involontario degli occhi.

I professionisti della salute registrano attentamente le risposte del paziente e osservano come il sistema vestibolare rileva e reagisce ai cambiamenti di temperatura. Questo fornisce informazioni cruciali sulla funzionalità del sistema e aiuta a identificare eventuali anomalie.

Indicazioni e scopi della prova calorica vestibolare

L’esame vestibolare è solitamente eseguita quando un paziente sperimenta vertigini, disturbi dell’equilibrio o altri sintomi correlati al sistema vestibolare.

Questa procedura può aiutare a diagnosticare condizioni come la neurite vestibolare, il morbo di Ménière, la labirintite e altre patologie dell’orecchio interno.

Risultati e Interpretazione

I risultati della prova calorica vestibolare possono variare da paziente a paziente e da un orecchio all’altro. Gli esperti interpretano le risposte del sistema vestibolare e le utilizzano per formulare una diagnosi accurata.

Ad esempio, un nistagmo anomalo o la mancanza di una risposta adeguata possono indicare la presenza di un disturbo dell’equilibrio.

Cosa aspettarsi durante la prova calorica vestibolare

Durante la prova, i pazienti potrebbero sperimentare vertigini o una sensazione di movimento.

È importante notare che queste sensazioni sono temporanee e monitorate da professionisti sanitari. Il comfort e la sicurezza del paziente sono sempre al centro dell’attenzione.

Prima della procedura, è importante informare il medico di eventuali farmaci che si stanno assumendo, poiché alcuni potrebbero influenzare i risultati. Dopo la prova, è possibile sperimentare vertigini residue, ma queste scompaiono generalmente entro poche ore. È fondamentale seguire le indicazioni del medico per una cura post-prova adeguata.

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Esame Vestibolare, per la salute dell’udito e dell’equilibrio

esame vestibolare

La salute dell’udito e il senso dell’equilibrio sono essenziali per una vita sana e attiva.

Un aspetto cruciale per valutare queste componenti è l’esame vestibolare, che valuta la funzionalità del sistema vestibolare, situato nell’orecchio interno. In questo articolo di AudioMedica Milano, parliamo di questo tipo di esame e di quando può essere necessario.

Cos’è l’Esame Vestibolare?

Si tratta di una procedura medica utilizzata per valutare la funzionalità del sistema vestibolare, situato nell’orecchio interno. Questo sistema è responsabile del mantenimento dell’equilibrio, della percezione spaziale e dell’orientamento.

L’esame viene solitamente eseguito da un professionista della salute dell’udito, come un audiologo o un otorinolaringoiatra.

Quando viene prescritto l’Esame Vestibolare

Ci sono diverse situazioni in cui potrebbe essere necessario sottoporsi a un esame vestibolare.

Se sperimenti sintomi come vertigini ricorrenti, problemi di equilibrio, instabilità durante la camminata o nausea, potrebbe esserti prescritto questo esame. Inoltre, può essere utile per diagnosticare disturbi dell’equilibrio e dell’udito.

Come si Svolge l’Esame Vestibolare?

L’esame comprende una serie di test volti a valutare la funzionalità del sistema vestibolare.

La valutazione si basa principalmente sull’analisi del nistagmo, ovvero dei movimenti involontari degli occhi. Si valutano, infatti, sia i movimenti spontanei che quelli provocati da alcune sollecitazioni.

Il paziente indossa occhiali, o dispositivi simili a maschere, che gli impediscono di fissare un punto. l paziente viene sottoposto ad alcune manovre e movimenti, in modo da verificare le posizioni e gli stimoli che provocano il nistagmo.

Lo specialista osserva i movimenti e le loro caratteristiche, in modo da effettuare una diagnosi. In alcuni casi possono essere necessari ulteriori accertamenti.

Non si tratta di un esame invasivo: la procedura è indolore e generalmente ben tollerata.

Risultati dell’Esame

L’interpretazione dei risultati dell’esame vestibolare è fondamentale per la diagnosi e il trattamento dei disturbi dell’equilibrio e dell’udito.

I risultati possono indicare la presenza di condizioni come la vertigine posizionale parossistica benigna (VPPB), la neurite vestibolare o altri disturbi vestibolari.

Sulla base dei risultati, il professionista della salute dell’udito determinerà il piano di trattamento più appropriato, che potrebbe includere terapie di riabilitazione o altri interventi.

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I segnali del calo dell’udito: come riconoscerli

calo udito

L’udito svolge un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana, consentendoci di comunicare, godere della musica e percepire i suoni dell’ambiente circostante.

Tuttavia, il calo dell’udito può avere un impatto significativo sulla nostra qualità di vita. È importante riconoscere i segnali precoci della perdita di udito per intervenire tempestivamente e adottare le giuste misure per affrontare questa condizione.

In questo articolo di AudioMedica Milano, esploreremo i segnali della perdita di udito, le sue cause e le opzioni di trattamento disponibili.

Calo dell’udito, che cos’è

Il calo dell’udito è una condizione in cui la capacità di percepire i suoni viene ridotta. Esistono due tipi principali di questa problematica: la perdita uditiva conduttiva, che si verifica quando il suono non può raggiungere l’orecchio interno, e la perdita uditiva neurosensoriale, che coinvolge i danni alle cellule sensoriali dell’orecchio interno o al nervo uditivo.

Segnali precoci della perdita dell’udito

Ci sono diversi segnali e sintomi che possono indicare un calo dell’udito. Questi includono la difficoltà a seguire conversazioni in ambienti rumorosi, la richiesta frequente di ripetere le parole, l’aumento del volume della TV o della radio e la sensazione di isolamento sociale a causa delle difficoltà di comunicazione. È importante prestare attenzione a questi segnali precoci, in quanto possono indicare un calo dell’udito che potrebbe peggiorare nel tempo.

Cause del calo dell’udito

La perdita uditiva può essere causata da diversi fattori. L’invecchiamento è una delle cause più comuni, poiché le cellule sensoriali dell’orecchio possono subire danni progressivi nel corso degli anni. L’esposizione a rumori forti, traumi all’orecchio, infezioni dell’orecchio e alcune condizioni mediche come l’otite media o la malattia di Ménière possono anche contribuire al calo dell’udito.

Cosa fare se si sospetta un calo dell’udito

Se si sospetta di perdita di udito, è fondamentale consultare un audiologo o uno specialista dell’udito per una valutazione accurata. Durante la visita, verranno eseguiti test uditivi per determinare il grado e il tipo di perdita uditiva. Una diagnosi precoce è essenziale per adottare le giuste misure per affrontare la perdita di udito.

Opzioni di trattamento per il calo dell’udito

Le opzioni di trattamento per la perdita di udito dipendono dalla causa e dalla gravità della perdita uditiva. Una delle opzioni più comuni è l’uso di protesi uditive o apparecchi acustici. Questi dispositivi amplificano i suoni e li indirizzano all’orecchio interno, migliorando così la capacità uditiva. In alcuni casi, gli impianti cocleari possono essere raccomandati per le persone con perdita uditiva neurosensoriale più grave.

Consigli per la gestione del calo dell’udito nella vita quotidiana

Oltre alle opzioni di trattamento, ci sono anche suggerimenti pratici che possono aiutare a far fronte alla perdita di udito nella vita quotidiana. Mantenere un ambiente silenzioso, richiedere il supporto e la comprensione dei familiari e degli amici, sfruttare le tecnologie assistive come i telefoni per ipoudenti e i sistemi di amplificazione sonora personale possono migliorare la comunicazione e la qualità della vita.

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Potenziali evocati uditivi, cosa sono e quando è necessario valutarli

Potenziali evocati uditivi

I potenziali evocati uditivi (PEU) sono misure non invasive dell’attività cerebrale in risposta a stimoli uditivi.

Questi test sono importanti per la diagnosi e il monitoraggio dei disturbi uditivi e neuropatie, così come per la valutazione dell’efficacia di interventi terapeutici.  In questo articolo di AudioMedica Milano, spiegheremo cosa sono i potenziali evocati uditivi, come funzionano e come vengono eseguiti, fornendo inoltre consigli su come prepararsi per l’esame.

Cosa sono i Potenziali Evocati Uditivi e a cosa servono

I PEU sono una forma di elettroencefalografia (EEG) che misura l’attività elettrica del cervello in risposta a stimoli uditivi. Gli stimoli uditivi vengono presentati all’orecchio dell’individuo tramite cuffie o altoparlanti, mentre gli elettrodi vengono posizionati sulla testa per registrare l’attività cerebrale.

I PEU sono importanti per la diagnosi di disturbi uditivi come la sordità e la perdita dell’udito, ma anche per la valutazione di neuropatie come la sclerosi multipla. Inoltre, possono essere utilizzati per monitorare l’efficacia di interventi terapeutici come l’impianto cocleare.

I diversi potenziali evocati uditivi

Ci sono diversi tipi di PEU.

I potenziali evocati uditivi si distinguono in a breve termine (BAEP), a medio termine (MLR) e a lungo termine (LLR). I BAEP sono comunemente utilizzati per la diagnosi di disturbi uditivi, mentre gli MLR e LLR sono utilizzati per valutare la funzione uditiva in modo più dettagliato.

L’esame di PEU

Prima dell’esame, è importante informare il medico di eventuali farmaci che si stanno assumendo. Inoltre, è importante dormire bene la notte prima dell’esame e evitare di assumere alcol o sostanze stimolanti come la caffeina.

L’esame non è invasivo e non presenta rischi significativi per la salute. Durante l’esame, l’individuo viene posto in una posizione comoda e viene chiesto di rimanere immobile e tranquillo durante la procedura. Gli stimoli uditivi vengono presentati tramite cuffie o altoparlanti, mentre gli elettrodi vengono posizionati sulla testa.

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Otoemissioni acustiche, come funzionano

otoemissioni acustiche

Le otoemissioni acustiche sono suoni prodotti dal nostro orecchio interno quando risponde a uno stimolo sonoro.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio le otoemissioni acustiche, cosa sono e perché sono importanti per la diagnosi precoce dei problemi uditivi.

Cosa sono e a cosa servono?

Si tratta di suoni prodotti all’interno dell’orecchio interno in risposta a un suono . Le otoemissioni sono generate dalle cellule ciliate nell’orecchio interno, che rispondono al suono vibrando, producendo un suono silenzioso che giunge all’orecchio medio. Questo suono è l’OAE, ovvero le otoemissioni acustiche.

Ci sono due tipologie di OAE: le spontanee (SOAE) ed evocate (EOAE).

Le SOAE sono scaturite da processi interni dell’orecchio interno, ma non sono di grande utilità in ambito clinico, poiché possono essere registrate senza l’apporto di stimoli esterni e non sono correlate a una specifica patologia.

Le EOAE, invece, sono generate da stimoli sonori di varia natura. In base al tipo di stimolo acustico somministrato, le EOAE si dividono in:

  • Otoemissioni acustiche evocate transitorie (TEOAE), che consistono in echi cocleari generati mediante la presentazione di stimoli sonori come click o tone-burst;
  • Otoemissioni da prodotti di distorsione acustica (DPOAE), generate dalla contemporanea somministrazione di due stimoli sonori o toni primari legati da un rapporto di frequenza.

Perché vengono utilizzate le otoemissioni acustiche?

Si tratta di un metodo non invasivo e veloce per valutare la funzione dell’orecchio interno. Il metodo è particolarmente utile per valutare l’udito in età neonatale e pediatrica. Questo poiché i neonati non possono comunicare verbalmente la loro capacità uditiva o la mancanza di percezione dei suoni.

Inoltre, sono utili nella diagnosi precoce di problemi uditivi, poiché si tratta di un metodo diagnostico in grado di rilevare problemi uditivi anche in presenza di un udito che risulta “normale” quando si misura il tono puro.

Come si misurano?

Le otoemissioni acustiche vengono misurate utilizzando un apposito apparecchio per la misurazione e l’analisi delle emissioni otoacustiche. Questo strumento utilizza un microfono posto all’interno del condotto uditivo esterno per registrare le otoemissioni prodotte dall’orecchio interno in risposta a un suono di prova. La procedura di misurazione delle otoemissioni è rapida e indolore. Può essere eseguita anche su neonati e bambini piccoli.

Applicazioni delle otoemissioni acustiche

Le otoemissioni acustiche trovano molte applicazioni nella diagnosi dei problemi uditivi. Nel neonato, sono utilizzate come screening uditivo neonatale per valutare la presenza di problemi uditivi. Possono essere anche utilizzate nella valutazione dell’udito pediatrico e nella diagnosi di problemi uditivi in adulti esposti a rumori forti sul lavoro.
Inoltre, possono essere utilizzate per valutare l’efficacia dei programmi di screening uditivo e nella regolazione dei dispositivi uditivi.

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