Visita otorinolaringoiatrica: in cosa consiste e quali esami vengono effettuati

visita otorinolaringoiatrica

La visita Otorinolaringoiatrica permette di individuare eventuali patologie a carico di orecchie, naso e gola e delle altre strutture che appartengono al distretto testa-collo.

Una visita otorinolaringoiatrica può essere utile non solo in caso di ronzii nell’orecchio, problemi di udito o naso chiuso senza un motivo apparente, ma anche quando si hanno sensazioni di sbandamento, problemi di equilibrio e vertigini, dolore continuo alla gola o sensazione di corpo estraneo al suo interno. Scopri come funziona nell’articolo di oggi di Audio Medica Milano.

In cosa consiste la visita

In un primo momento, si ha la raccolta dei sintomi e del tempo di insorgenza, dello stato di salute generale, di patologie concomitanti ed eventuale utilizzo di farmaci, dello stile di vita ecc.

Dopo questa prima fase si passa alla visione diretta del distretto da indagare e manovre o indagini strumentali che serviranno a fornire maggiori informazioni.

Una visita Otorinolaringoiatrica generalmente consiste in:

  • Osservazione del padiglione auricolare e Otoscopia: che consiste nell’ispezione dell’orecchio esterno e del timpano attraverso un otoscopio o otomicroscopio. In questo modo si evidenziano eventuali anomalie del condotto uditivo e della membrana del timpano. Prima della visita può essere necessario effettuare una pulizia delle orecchie con lavaggio. Oppure può avvenire un’aspirazione auricolare per rimuovere un tappo di cerume, fonte di sensazione di orecchio chiuso, calo dell’udito e acufeni.
  • Palpazione del collo e delle ghiandole parotidi così da escludere o evidenziare la presenza di tumefazioni e/o neoformazioni.
  • Ispezione del naso e delle sue cavità attraverso il rinoscopio o speculum nasale, che permette di esplorarne le parti più profonde.
  • Osservazione del cavo orale e della gola. Ove necessario, l’esame può essere effettuato mediante l’utilizzo del fibroscopio, un sistema a fibre ottiche che invia le immagini ingrandite degli organi ispezionati su un monitor.

Completati tutti questi controlli, l’Otorino può indicare una prima diagnosi con eventuale terapia oppure consigliare ulteriori indagini quali: 

  • Esame audiometrico, necessario per valutare la capacità uditiva;
  • Esame impedenzometrico utile per controllare il timpano e l’orecchio medio;
  • Esame otovestibolare, necessario per valutare la funzionalità dell’organo dell’equilibrio.

Per ulteriori informazioni o per prenotare la tua visita Otorinolaringoiatrica contatta AudioMedica Milano!

Cotton fioc nell’orecchio: come utilizzarli correttamente

cotton fioc nell'orecchio

Assicurare la pulizia dell’orecchio è fondamentale per evitare problemi all’udito. Allo stesso tempo è importante non danneggiare le delicate parti interne dell’orecchio.

La corretta pulizia dell’orecchio è un tema su cui si ha molta chiarezza. Non tutti sanno come effettuarla in modo corretto e sistematico. Nell’articolo di oggi di Audio Medica Milano parliamo come utilizzare il cotton fioc nell’orecchio.

Cotton fioc nell’orecchio: cosa devi sapere

I Cotton fioc sono dei bastoncini solitamente in plastica leggeri, alle cui estremità sono fissati piccoli batuffoli di cotone idrofilo irrigidito. Come sappiamo, vengono utilizzati per l’igiene delle orecchie, ma non sempre nella maniera più corretta.

I cotton fioc, infatti, devono essere utilizzati esclusivamente per pulire la parte esterna dell’orecchio. La pressione che esercitata dalle mani all’interno dell’orecchio, può causare problemi a livello uditivo.

Un improprio uso dei Cotton fioc può causare vertigini o lesioni ai tre ossicini. Quindi, come pulire le orecchie e garantire una corretta l’igiene delle orecchie?

L’importanza di una corretta igiene dell’orecchio

Il cerume che si crea all’interno dell’orecchio è spesso male interpretato. Infatti, il cerume è una sostanza naturale che protegge l’orecchio dai batteri.

Diversamente, i tappi di cerume invece, chiedono l’intervento una visita specialistica da parte di un medico.

Per garantire la normale pulizia quotidiana del proprio orecchio è sufficiente il lavaggio dell’esterno con acqua e sapone, che si aggiunge alla naturale azione di detersione che l’organo è in grado di assicurare in totale autonomia.

Come pulire le orecchie e prevenire i tappi di cerume

È doveroso ricordare che la rimozione del tappo di cerume deve essere effettuata da un medico specialista evitando quindi le procedure “fai da te” che possono essere dannose per l’orecchio.

Per prevenire l’accumulo di cerume si possono utilizzare spray auricolari o lavaggi dell’orecchio tramite siringa. Grazie all’irrigazione del condotto si favorisce l’eliminazione di piccole formazioni ceruminose.

Generalmente gli spray per la pulizia delle orecchie sono costituiti da una soluzione fatta di acqua di mare e cloruro di sodio. Sono utili per mantenere pulito il condotto uditivo, ma non a rimuovere un vero e proprio tappo.

Attraverso una siringa di almeno 100ml, invece, si procede all’irrigazione del condotto con acqua tiepida o una miscela di acqua e perossido di idrogeno ovvero l’acqua ossigenata. Dopo aver irrigato il condotto uditivo con la giusta pressione, la manovra prevede l’inclinazione del capo per favorire la fuoriuscita dell’acqua.

Per ulteriori informazioni contatta Audio Medica Milano

Cos’è l’otite del nuotatore e come curarla

otite del nuotatore

L’otite del nuotatore, detta anche otite esterna è un’infiammazione acuta o cronica, che interessa la parte esterna del canale uditivo e che può diffondersi anche sulla superfice esterna della membrana timpanica.

Nell’articolo di oggi, Audio Medica Milano evidenzierà le sintomatologie più diffuse e la cura per questa patologia.

I sintomi dell’otite del nuotatore

La definizione “otite del nuotatore” si è avuta perché i nuotatori sono inclini alla formazione da otite esterna a causa della ripetuta esposizione all’acqua e la successiva rimozione “meccanica” di cerume che rende più frequente le lesioni del canale uditivo.

I sintomi più frequenti dell’otite esterna sono: 

  • Dolore durante la masticazione;
  • Gonfiore;
  • Irritazione ed arrossamento dell’orecchio esterno;
  • Compromissione della capacità uditiva.

Fattori di rischio

Diversi fattori possono aumentare il rischio di otite esterna. L’otite del nuotatore, infatti, spesso è una conseguenza di infezioni dell’orecchio medio (otite media); o di un lavaggio dell’orecchio con detergenti aggressivi che possono entrare nel condotto uditivo e causare prurito. In questo caso il soggetto, grattandosi, può lesionare la pelle, creando così una possibile porta d’accesso per i batteri.

Un altro fattore scatenante può essere un trauma locale causato, ad esempio, da una scorretta pulizia delle orecchie, ad esempio utilizzando dei cotton-fioc).

Curare l’otite del nuotatore

Il ristagno di acqua all’interno del canale uditivo può creare un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri ma la terapia più indicata contro l’otite del nuotatore dipende dalla causa scatenante.

Quasi sempre  la cura è riconducibile all’utilizzo di antidolorifici, antibiotici in caso d’infezione batterica o antivirali.

Ci sono diverse precauzioni che si possono adottare per cercare di prevenire l’otite nel nuotatore sono:

  • fare delle interruzioni tra una nuotata e l’altra così da permettere alla pelle del condotto uditivo di asciugarsi e non permettere i ristagni di umidità;
  • evitare luoghi superaffollati, dove è più facile venire a contatto con batteri e funghi;
  • evitare l’uso di tappi che non permettono al condotto di asciugarsi correttamente dall’acqua entra comunque;
  • evitare bagni troppo lunghi o troppo ravvicinati, e ricordarsi di asciugare l’orecchio appena usciti dall’acqua.

In caso di prurito è opportuno evitare di grattarsi le orecchie, perché la pelle potrebbe presentare delle micro-abrasioni attraverso le quali funghi e batteri possono entrare ed evitare l’uso di cotton-fioc, che con la loro azione abrasiva possono solamente peggiorare la situazione.

Contatta Audio Medica Milano e richiedi una visita di controllo.

Acqua nell’orecchio, come prevenire ed eliminarla

acqua nell'orecchio

Dopo una semplice doccia o un bagno in piscina o al mare, possono portare sentire i suoni ovattati. Questo può essere causato dall’acqua nell’orecchio.

L’acqua che si accumula nell’orecchio durante la doccia, il bagno o l’immersione scorre, nell’orecchio e nel condotto, provocando la fastidiosa sensazione ovattata. Questo perché l’acqua inonda il condotto uditivo leggermente inclinato arrivando fino al timpano. A causa dell’acqua intrappolata, il timpano non può muoversi nella maniera corretta e non trasmette il suono in maniera completa.

Come si può prevenire o, eventualmente, risolvere questo problema? Scoprilo leggendo questo articolo di AudioMedica Milano.

Come prevenire l’acqua nell’orecchio

Se si fanno numerose attività in acqua, un aiuto utile può arrivare dai tappi per le orecchie subacquei, che aiutano a prevenire l’infiltrazione dell’acqua nell’orecchio. In commercio esistono tappi per le orecchie impermeabili sia per adulti che per bambini. I tappi per le orecchie di alta qualità sigillano i condotti uditivi a tenuta stagna, mantengono la loro forma e lasciano passare i suoni evitando l’ingresso dell’acqua.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la pulizia del condotto uditivo. Una pulizia troppo intensiva è da evitare, così da non intaccare la pellicola protettiva naturale all’interno dell’orecchio.
I Cotton Fioc sono sconsigliati in questo frangente: il loro utilizzo, infatti, può spingere un tappo già presente ancora più in profondità nel condotto, bloccando maggiormente l’acqua e rendendone difficile l’estrazione.

Come eliminare l’acqua

Per eliminare l’acqua dalle orecchie si può scuotere l’orecchio o inclinare la testa.
Si può anche provare ad assorbire l’acqua utilizzando un fazzoletto, inserendone delicatamente la punta nel condotto uditivo.

Anche l’utilizzo di un asciugacapelli, tenuto alla giusta distanza, può aiutare ad asciugare a dovere il condotto uditivo ed eliminare l’acqua all’interno delle orecchie.

Nel caso in cui la sensazione di orecchio ovattato non dovesse sparire dopo un paio di giorni, è probabile che ci sia un tappo di cerume all’interno dell’orecchio. In questo caso si possono usare gocce o spray per le orecchie, che potrebbero ammorbidire e fare defluire il tappo.

L’acqua nell’orecchio non provoca solo fastidio alle orecchie, ma può anche essere pericolosa se vi rimane bloccata per troppo tempo. Nel caso di un’infiammazione dell’orecchio, è preferibile contattare un otorinolaringoiatra, che deciderà il trattamento corretto.

Per ulteriori informazioni contatta AudioMedica Milano: consulta il sito e compila il Form presente alla sezione CONTATTI.