Impianti Cocleari, cosa sono e quando sono consigliati

impianti cocleari

La capacità di udire è un aspetto fondamentale della vita quotidiana, che entra nella sfera della comunicazione, della partecipazione sociale e del benessere emotivo.

Per coloro che affrontano sfide uditive, gli impianti cocleari rappresentano una via rivoluzionaria per recuperare il dono dell’udito e vivere la vita al massimo. Ne parliamo in questo articolo di AudioMedica Milano.

Che Cosa Sono gli Impianti Cocleari

Gli impianti cocleari sono dispositivi medici progettati per aiutare coloro che hanno subito una perdita uditiva. Questi dispositivi trasformano i segnali acustici in segnali elettrici, stimolando direttamente il nervo uditivo. In questo modo, permettono alle persone di percepire suoni che potrebbero essere altrimenti inudibili.

Si tratta di dispositivi che possono migliorare significativamente la vita di adulti e bambini con perdita uditiva, offrendo una soluzione personalizzata in base alle esigenze di ciascun individuo.

Il Processo di Implantologia Cocleare

L’iter di installazione inizia con una valutazione approfondita, seguita da un intervento chirurgico per impiantare il dispositivo e la successiva fase di riabilitazione uditiva.

Quest’ultima fase è cruciale per permettere ai pazienti di abituarsi al nuovo modo di percepire i suoni.

Vantaggi di questi impianti

Gli impianti cocleari non solo migliorano la comunicazione, ma aumentano anche la partecipazione sociale e il benessere emotivo. La capacità di percepire suoni ambientali, conversazioni e suoni musicali può fare la differenza nella vita quotidiana.

Contrariamente a molte credenze, gli impianti cocleari sono sicuri ed efficaci, e offrono risultati notevoli senza compromettere l’aspetto estetico.

Le ultime innovazioni nel campo degli apparecchi acustici continuano a migliorare l’esperienza uditiva. Tecnologie più avanzate consentono una maggiore personalizzazione, garantendo una qualità uditiva ottimale.

Vita con Impianti Cocleari

Affrontare la vita quotidiana con un impianto cocleare richiede un adattamento, ma con consigli del personale sanitario adeguato è possibile superare le sfide. Dalla manutenzione del dispositivo all’ottimizzazione dell’esperienza uditiva, la vita con un impianto cocleare può essere appagante e appassionante.

La possibilità di vivere la vita al massimo attraverso gli impianti cocleari è a portata di mano. Contatta Audiomedica Milano per richiedere informazioni su questo tipo di impianti.

Ipoacusia e acufeni, come sono connessi?

ipoacusia e acufeni

Diversi studi medici dimostrano che esisterebbe una correlazione tra ipoacusia e acufeni anche se le cause di tale correlazione non sono sempre del tutto chiare.

Oggi, insieme ad AudioMedica Milano, parleremo dell’ipoacusia e degli acufeni e di come questi disturbi possono essere connessi.

Ipoacusia, di cosa si tratta

Con il termine ipoacusia (o perdita dell’udito) si fa riferimento all’incapacità, parziale o totale, di percepire un suono in una o entrambe le orecchie.

L’ipoacusia può essere congenita se il soggetto nasce con un deficit uditivo; presbiacusia quando i soggetti tendono a sviluppare un deficit uditivo gradualmente con l’avanzare dell’età; ma può essere anche una conseguenza di malattie o traumi fisici.

Cos’è l’acufene

Con il termine acufene, invece, si fa rifermento al fischio o ronzio che si può avvertire nell’orecchio e può manifestarsi gradualmente nel tempo o verificarsi improvvisamente.

Anche in questo caso, può essere bilaterale, e quindi avvertito in entrambe le orecchie, o percepito da un solo orecchio, quindi unilaterale.

Generalmente si parla di fischio o ronzio, ma in realtà viene descritto anche come un sibilo, un fruscio, uno stridore o un soffio.

La durata dell’acufene varia da persona a persona e può essere passeggera, comparire solo una volta, manifestarsi a intervalli di tempo o diventare cronico.

Connessione tra ipoacusia e acufeni 

L’associazione tra ipoacusia e acufeni non avviene sempre, le statistiche però evidenziano percentuali di correlazione tra i due fenomeni molto alte.

Infatti, circa l’80% dei soggetti che soffrono di ipoacusia neurosensoriale idiopatica accusa anche i sintomi dell’acufene e altrettanti pazienti con otosclerosi, soffrono anche di acufene.

Inoltre, altri studi dimostrano come 8 persone su 10, tra quelle affette da acufeni, testimoniano di soffrire anche di ipoacusia. 

Il motivo per cui ipoacusia e acufeni si possono manifestare insieme risiede nel fatto che l’ipoacusia influisce sui segnali inviati dall’orecchio al cervello e quando questi tornano indietro creano la sensazione del fischio. Per questo motivo chi soffre di perdita dell’udito potrebbe soffrire anche di acufene. 

L’acufene, invece, nonostante non sia causa di per sé la perdita uditiva, può causare una sensazione di udito debole a causa del fischio percepito dal paziente può distrarre e rendere difficile sentire altri suoni. 

Non sottovalutare mai i disturbi all’orecchio, contatta AudioMedica Milano

Apparecchio acustico, quanto tempo va indossato

apparecchio acustico

Attraverso l’uso quotidiano dei dispositivi uditivi, il centro uditivo del cervello reimpara a identificare e elaborare i diversi suoni.

Nell’articolo di oggi, Audio Medica Milano ci darà tutte le informazioni in merito all’uso quotidiano dell’apparecchio acustico.

Apparecchio acustico: cosa sono e a cosa servono

Con il termine apparecchi acustici, o protesi acustiche, si fa riferimento ai  piccoli dispositivi elettronici che permettono alle persone con ridotte capacità uditive di sentire meglio, anche in ambienti particolarmente rumorosi.

Questi dispositivi possono essere indossati dietro all’orecchio esterno del paziente, definiti apparecchi acustici retro-auricolari, oppure dentro all’orecchio esterno, chiamati apparecchi acustici endo-auricolari.

Quando indossare l’apparecchio acustico

Soprattutto nel periodo di adattamento iniziale è fondamentale portare i dispositivi acustici il più a lungo possibile.

Questo perché nella maggior parte delle persone ipoacusiche, la sordità si è sviluppata gradualmente nel corso degli anni. Anche il cervello, dove avviene il processo di comprensione, si è abituato a non sentire.

Proprio per questo motivo il cervello deve reimparare a identificare ed elaborare i suoni, e questo processo avviene meglio in un ambiente tranquillo e familiare piuttosto che in situazioni con molti rumori di fondo.

Soprattutto nel periodo di adattamento iniziale, quindi, è fondamentale portare gli apparecchi acustici il più a lungo possibile, meglio se dalla mattina fino alla sera. 

Questo perché più il cervello viene stimolato da suoni diversi, più si riabitua alla prestazione uditiva. Quindi, contrariamente a quanto viene spesso pensato, l’udito non viene allenato togliendo l’apparecchio acustico di tanto in tanto.

Solamente attraverso l’uso quotidiano dei dispositivi uditivi che il centro uditivo del cervello reimpara a identificare e elaborare i diversi suoni. Questo periodo di adattamento non ha una durata uguale per tutti e può protrarsi per qualche mese. Ciò dipende dal grado di perdita dell’udito e dopo quanto tempo si è deciso di intervenire.

Perché indossare gli apparecchi acustici il più possibile può aiutare

Inizialmente, infatti, alcuni suoni possono sembrare piuttosto forti e persino strani. Portando gli apparecchi acustici il più a lungo possibile il soggetto si abituerà più facilmente al nuovo modo di sentire, soprattutto nel periodo di adattamento iniziale.

Utilizzare i dispostivi, giorno dopo giorno, permetterà di sentire e capire meglio in maniera del tutto naturale.

Vuoi tornare a sentire? Contatta Audio Medica Milano

Pulizia apparecchi acustici, come effettuarla

pulizia apparecchi acustici

Pulire e manutenere gli apparecchi acustici, permette loro di aiutarci a ritrovare il piacere di una partecipazione attiva nelle conversazioni e nei contatti sociali.

Oggi, noi di Audiomedica Milano ti mostreremo come effettuare una corretta pulizia degli apparecchi acustici.

Pulizia apparecchi acustici: quando effettuarla

Le protesi acustiche tendono a sporcarsi quotidianamente con cerume e sudore. Per questo motivo la manutenzione e la pulizia devono essere effettuate quotidianamente, così dapoter mantenere i dispositivi perfettamente funzionanti nel corso degli anni.

Per la pulizia professionale, da eseguire due volte all’anno, è invece consigliato rivolgersi al proprio centro acustico di fiducia.

Pulizia degli apparecchi acustici: cosa utilizzare

Quando si effettuano operazioni di pulizia dei dispositivi acustici, è necessario utilizzare prodotti specifici ed evitare detergenti o detersivi di uso domestico.

Queste sostanze, infatti, possono aggredire e danneggiare le parti meccaniche interne così come anche l’acqua è assolutamente da evitare perché può causare danni alle componenti interne.

È invece consigliato l’utilizzo di prodotti specifici come:

  • Lo spray detergente che permette di igienizzare e disinfettare gli apparecchi, eliminando tracce di cerume e sporco, ma anche germi e batteri. Per un corretto utilizzo, si consiglia di spruzzare il prodotto su un panno e pulire accuratamente l’apparecchio acustico.
  • Le salviette detergenti utili per pulire gli apparecchi acustici in ogni momento sono l’alternativa pratica e veloce allo spray detergente. Basta strofinarle sugli apparecchi e ripassare un panno assorbente per asciugare tracce residue del prodotto.

Pulizia degli apparecchi acustici: come asciugarli

Al termine della pulizia, prima di rimontare l’apparecchio acustico, è importante lasciare che tutto si asciughi perfettamente.

L’umidità, infatti, può causare danni e difetti di funzionamento e ridurre la durata utile degli apparecchi acustici. Nel caso in cui l’apparecchio acustico dovesse bagnarsi, evitare l’utilizzo di fon, riscaldatori o rimedi simili per asciugarlo, perché potrebbero fondere e deformare le parti di plastica e danneggiare la tecnologia.
 
Per asciugarlo in modo sicuro occorre utilizzare l’apposita scatola per l’asciugatura che consente di asciugare anche le parti elettriche dell’apparecchio e, grazie alla luce UV assicura una pulizia migliore.

Per asciugare l’apparecchio sarà sufficiente inserire la capsula disidratante nel bicchiere per l’asciugatura con la scritta rivolta verso l’alto.

Collocate gli apparecchi acustici privi di batterie e con il vano aperto nel bicchiere e chiudete ermeticamente il coperchio.

Il mattino seguente togliete gli apparecchi saranno nuovamente pronti per l’uso.

Per un’asciugatura ottimale, gli apparecchi dovrebbero essere lasciati nel bicchiere per tutta la notte con il coperchio del bicchiere di asciugatura sempre chiuso bene.

Vuoi che il tuo apparecchio sia sempre funzionante? Contatta AudioMedica Milano

Apparecchi acustici impermeabili, come funzionano?

apparecchi acustici impermeabili

Pioggia, sudore, vapore o acqua: l’umidità è il nemico numero uno degli apparecchi acustici.

Per questo motivo, sono stati ideati apparecchi acustici impermeabili, riconoscibili dalla marcatura IP.

Oggi, noi di AudioMedica Milano, vogliamo parlarvi di questi apparecchi sempre più diffusi.

Apparecchi acustici impermeabili: la certificazione

Come menzionato, gli apparecchi acustici impermeabili sono riconoscibili dalla sigla IP.

Questamarcatura internazionale, certifica l’impermeabilità di un apparecchio acustico: definisce cioè quanto quest’ultimo sia protetto contro l’ingresso di polveri, corpi solidi e acqua secondo lo standard internazionale IEC 60529.

La marcatura IP è seguita da due numeri:

  • Il primo numero indica la protezione contro le polveri in una scala da 1 a 6,
  • Il secondo numero indica la protezione contro l’acqua, in una scala da 1 a 8.

Le caratteristiche

Negli ultimi anni, gli apparecchi di nuova generazione vengono realizzati sia internamente che esternamente con un rivestimento nano coated, che offrono la possibilità così di essere indossati in varie situazioni di vita quotidiana. Sono resistenti a pioggia, sudore o schizzi d’acqua.

A differenza dei dispositivi tradizionali, gli apparecchi acustici impermeabili, garantiscono una resistenza pari a 30 minuti per circa 1 metro e mezzo di profondità.

Questo però non significa che possono essere usati assiduamente per nuotare o immergersi.

Infatti, questo standard fa riferimento all’acqua non trattata. Sapone, cloro e acqua di mare possono danneggiare l’apparecchio acustico. Questo significa che non dovrebbe essere usato assiduamente per nuotare, soprattutto in mare, poiché l’acqua salata lascia all’interno del dispositivo dei cristalli che danneggiano le componenti elettroniche dell’apparecchio.

Come asciugare un apparecchio acustico bagnato

Che si tratti di un apparecchio acustico impermeabile o normale, occorre sempre asciugare in modo efficace un apparecchio che si è bagnato.

Il metodo più comodo è utilizzare un deumidificatore per dispositivi acustici: in commercio ce ne sono di vari tipi, dalle scatole per l’asciugatura alle capsule disidratanti o gli spray o rivolgersi al proprio audioprotesista.

Una soluzione fai da te invece, è quella di posare l’apparecchio aperto per qualche ora in un luogo asciutto, ma non al sole. Da evitare l’utilizzo di phon oppure i termosifoni.

Se vuoi scoprire i nuovi apparecchi impermeabili, contatta AudioMedica Milano.

Qual è il miglior apparecchio acustico? La nostra guida alla scelta

miglior apparecchio acustico

La scelta di un apparecchio acustico non è mai facile, soprattutto se si è per la prima volta davanti ad un mercato vasto che offre modelli diversi per forme, colori e livelli di tecnologia.

Quando si presenta il momento di scegliere il miglior apparecchio acustico, il primo fattore che determina la scelta è l’entità del deficit uditivo, che potrebbe variare da molto lieve a grave. Da questo aspetto, si passerà a valutare gli altri come le funzionalità e la forma.

Scopri i nostri consigli per trovare l’apparecchio acustico più adatto alle tue esigenze.

Come dovrebbe essere un apparecchio acustico

Nonostante molte persone non abbiano problemi a mostrare il proprio apparecchio acustico, per altre persone potrebbe essere un disagio.

Sotto questo aspetto, la scelta è personale, ma grazie al mercato sempre più vario, ormai è possibile scegliere il miglior apparecchio acustico per noi in base a diversi fattori. Colore, stile e dimensione, ma anche funzionalità e forma, proprio come con qualunque altro accessorio.

Le funzionalità

Ogni stile di vita richiede un apparecchio acustico diverso.

Infatti, chi ha una vita social attiva e passa molto tempo fuori casa, deve tenere in considerazione che sarà esposto a parecchi rumori ambientali. Questi che possono causare maggiori problemi durante le conversazioni. In questi casi, occorre avere un apparecchio acustico che sia in grado di ridurre il rumore di sottofondo. In questo modo sarà più facile affrontare la conversazione.

Nel caso in cui si passi molto tempo in casa, la riduzione dei rumori ambientali non risulterà determinante alla scelta dell’apparecchio acustico.

Anche il tipo di lavoro è un fattore da non ignorare nella scelta del miglior apparecchio acustico per noi.

Infatti, c’è una grande differenza tra lavorare in un cantiere, in un teatro o in un ufficio.
Prima della scelta, si dovrà riflettere anche sulla situazione lavorativa. Si potrà valutare, anche in questo caso, se scegliere un apparecchio acustico che riduca il rumore di fondo indesiderato. In altri casi, si potrà scegliere un apparecchio che catturi i suoni deboli o che garantisca una buona padronanza dell’acustica nei grandi locali.

La tecnologia Bluetooth

Gli apparecchi di ultima generazione sono pensati per chi utilizza spesso smartphone o tablet. Grazie ad una connettività Bluetooth, l’apparecchio può essere collegato ai dispositivi iOS.

È facile intuire quindi che non esiste il miglior apparecchio acustico, ma tutto dipende dalle esigenze della singola persona.

Se non hai ancora fatto un esame dell’udito, contatta Audio-Medica Milano! Ti aiuteremo a trovare la soluzione ideale per le tue esigenze!

Apparecchi acustici endoauricolari, cosa sono e come funzionano

apparecchi acustici endoauricolari

Conosciuti anche come protesi acustiche, gli apparecchi acustici sono piccoli dispositivi elettronici che, permettono alle persone con ridotte capacità uditive di sentire meglio, anche in ambienti particolarmente rumorosi.

Nell’articolo di oggi di Audio Medica Milano, parliamo degli apparecchi acustici endoauricolari e di come funzionano.

Come funziona un apparecchio acustico

In generale, ogni apparecchio acustico presenta tre componenti principali

  • un microfono;
  • un amplificatore; 
  • un altoparlante.

Il microfono capta i suoni nell’ambiente circostante   e li trasmette all’amplificatore che, com’è intuibile, amplifica i suoni recepiti dal microfono e li conduce all’altoparlante che ha il compito di incanalare i suoni amplificati nell’orecchio, migliorando così’ la percezione uditiva.

Apparecchi acustici endoauricolari

Questi apparecchi vengono realizzati su misura. Infatti, il loro guscio s’inserisce perfettamente all’interno del condotto uditivo esterno e racchiude in sé tutte e tre le componenti elettroniche principali di un generico apparecchio acustico.

Questa tipologia di apparecchio, oltre a rappresentare un’ottima soluzione ai deficit uditivi, presenta anche un vantaggio di tipo estetico, in quanto sono posizionabili in punti poco o per nulla visibili. Si hanno diversi tipi di apparecchi acustici endoauricolari:

  • Standard o ITE formati dal guscio che racchiude le componenti elettroniche è realizzato su misura del paziente, per inserirsi perfettamente nella conca del padiglione auricolare. Garantendo una buona stabilità rappresenta una buona soluzione per i pazienti che hanno lievi o moderati difetti uditivi e una vita abbastanza attiva.
  • Pretimpanici o CIC hanno un guscio appositamente realizzato, per inserirsi all’interno del condotto uditivo esterno, nella prima sezione risultando ancora più discreti, dei precedenti.
  • Invisibili nel canale o IIC sono anch’essi realizzati su misura ma rispetto tipi precedenti, passano inosservati anche a una visione particolarmente attenta.

La perdita dell’udito, oggi, non è più un problema grazie ad apparecchi acustici sempre più all’avanguardia in grado di capire la situazione sonora ambientale adattandosi autonomamente ottimizzando la chiarezza di ascolto e il confort d’uso.

Per ricevere ulteriori informazioni o per prenotare una visita contatta AudioMedica Milano!