L’ipoacusia percettiva: cos’è e come viene diagnosticata

Ipoacusia Percettiva

L’ipoacusia percettiva colpisce generalmente bambini e anziani: quali sono le possibili cause e come viene diagnosticata.

L’ipoacusia, o perdita dell’udito, é una condizione patologica che affligge circa il 12% delle persone in Italia e che interessa generalmente anziani e bambini.

Nello specifico, questo problema puó essere distinto tra ipoacusia neurosensoriale o percettiva (colpisce il nervo acustico e/o l’area del cervello interessata dell’elaborazione dei suoni) e l’ipoacusia trasmissiva (interessa il padiglione auricolare, il condotto uditivo e le strutture anatomiche dell’orecchio esterno, medio o interno).

Trattandosi di due forme di ipoacusia differenti, anche il loro trattamento sará diverso: generalmente le ipoacusie trasmissive sono reversibili e curabili tramite trattamento medico o ricorrendo ad interventi chirurgici, in casi piú estremi, volti a ripristinare la corretta funzione della membrana timpanica. Nel caso invece delle ipoacusie neurosensoriali o percettive, la cura prevede la somministrazione di farmaci solo nei casi piú improvvisi ed acuti.

Come vengono diagnosticate le ipoacusie

Le ipoacusie vengono diagnostiche mediante una visita specialistica presso il medico otorino chevaluterá l’iter terapeutico e diagnostico da seguire. Solitamente sará l’otorino a sottoporre il paziente ai seguenti esami: audiometrico tonale, vocale, impedenzometria.

L’esame audiometrico tonale consiste nel far udire al paziente toni puri, indossando delle cuffie apposite, l’esame tonale invece prevede la ripetizione di alcune parole trasmesse sempre tramite cuffia al paziente ed infine l’esame d’impedenzometria valuta il grado di elasticitá della membrana timpanica che puó essere assente o ridotta.

L’ipoacusia nei bambini

Come scritto, le ipocausie possono colpire indistintamente bambini ed anziani. Nel caso dei bambini i fattori scatenanti potrebbero essere di origine ereditaria o riconducibili ad infezioni subite durante la prima infanzia (otite).

Specialmente nei bambini, la diagnosi dev’essere rapida e precoce poiché se non curata tempestivamente, l’ipoacusia potrebbe generare disturbi del comportamento o ritardo nell’uso del linguaggio. Molto spesso puó verificarsi un’infiammazione sudbola che colpisce il timpano e gli ossicini a causa del muco in eccesso che non viene assorbito, che non provoca alcun dolore ma solo riduzione progressiva dell’udito.

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La sindrome di Alport: cause, sintomi e cura

Sindrome di Alport

La sindrome di Alport è una malattia genetica rara che può portare danni a livello renale, alla vista e all’udito.

Esistono tre forme diverse di sindrome di Alport di trasmissione ereditaria: forma autosomica dominante, forma autosomica recessiva e forma legata al cromosoma X. La forma autosomica dominante viene trasmessa solo da uno dei due genitori, la forma invece autosomica recessiva invece viene trasmessa da tutti e due i genitori, portatori di geni alterati e la forma legata al cromosoma X colpisce maggiormente gli uomini quando il gene mutato è localizzato sul cromosoma X.

Possibili cure e diagnosi

Il dato ad oggi negativo è che non esistono trattamenti e cure specifiche per la sindrome di Alport ma possono essere somministrati dei farmaci che possono rallentare la progressione della sindrome quali ACE-inibitori o sartani. Allo stesso modo, non esiste una prevenzione da attuare ma solo svolgere controlli a livello genetico e familiare soprattutto quando vi è stata segnalata una mutazione genetica.

La sindrome di Alport viene diagnosticata tramite la biopsia renale che esamina un frammento di tessuto al microscopio volto all’osservazione delle alterazioni della membrana basale del glomerulo renale. Nel caso in cui si sospetti una forma connessa al cromosoma X, la biopsia sarà di tipo cutaneo.

Oggi la sindrome di Alport può essere identificabile tramite un prelievo del sangue.

È importante infine sottolineare che ciascuna diagnosi dipenderà dalla storia clinica della famiglia del singolo paziente, cercando di attuare delle tecniche che siano meno invasive possibili.

Sintomatologia

La sintomatologia del disturbo di Alport si manifesta con sangue nelle urine (ematuria) perdita proteine nelle stesse o ipertensione arteriosa. Tra i disturbi a livello renale, può verificarsi un colore alterato delle urine a seguito della presenza eccessiva di globuli rossi. A tali sintomi si aggiungono anche sordità in entrambe le orecchie o lesioni oculari che generalmente non provocano sintomi.

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Labirintite: quali sono le possibili cause e come curarla

Labirintite

Cos’è la labirintite, quali sono le possibili cause, i sintomi e come curarla.

La labirintite é un’infiammazione che colpisce l’orecchio interno (il labirinto) quale struttura che gestisce il corretto funzionamento della postura e del senso dell’equilibrio.

La labirintite è anche chiamata otite interna o neurite vestibolare e si manifesta con vertigini, acufeni, riduzione dell’udito e problematiche connesse alla postura e all’equilibrio. Puó essere acuta, quando si tratta di un episodio isolato oppure cronica quando invece tende a ripresentarsi periodicamente. Puó verificarsi anche la labirintite virale, quando è causata da virus come herpes, o batterica se si diffonde a partire da un’infezione delle vie respiratorie.

In genere il problema interessa gli adulti che hanno un’etá fra i 30 ed i 60 anni, invece nei bambini e ragazzi tende ad essere piú diffusa la labirintite purulenta o la labirintite sierosa.

Labirintite da stress

La labirintite oltre ad essere causata da virus o batteri, viene generata molto spesso dallo stress che puó indebolire il sistema immunitario e l’intero organismo, sviluppando patologie e disturbi di salute. Anche il tal caso la sintomatologia si presenta allo stesso modo: nausea, stordimento, febbre, perdita dell’equilibrio e dell’udito, disturbi dell’umore e sensazione di malessere generalizzato.

In quella da stress, oltre ai sintomi fisici, possono associarsi anche quelli psicologici che rendono senza dubbio la gestione del disturbo puó complessa: il paziente potrebbe avvertire ansia, attacchi di panico, tremori, tachicardia, respiro affannato, depressione e formicolii.

Come curare la labirintite

Per fronteggiare il problema, la cura primaria è la somministrazione di farmaci accompagnata da tecniche che aiutano nella diminuzione dei sintomi. Il trattamento tende ad agire su tre piani eliminando l’infiammazione, i sintomi e a livello psicologico.

Solitamente il medico puó prescrivere farmaci che riducono la nausea, corticosteroidi, farmaci ad azione sedativa e farmaci antivirali e antibatterici o antibiotici. Per curarla è necessario adottare tecniche specifiche per la riduzione della sintomatologia come: non svolgere movimenti improvvisi, evitare di passare troppo tempo davanti schermi digitali, mantenere la testa immobile con luce soffusa.

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