Quali sono le possibili cause del ronzio all’orecchio e di cosa si tratta dal punto di vista medico.
La percezione di fischi auricolari è un disturbo uditivo che, indipendentemente dall’intensità, può rientrare tra i sintomi di problemi a carico delle orecchie. Le cause però possono essere molto diverse e individuarle può permettere di iniziare un trattamento adatto per alleviare questo fastidio. Ma partiamo dalle basi. Il fischio o ronzio che si può avvertire nell’orecchio è chiamato, in termini medici, acufene.
Ronzio o fischio all’orecchio: di cosa si tratta
Si tratta di un fenomeno che può manifestarsi gradualmente nel tempo o verificarsi improvvisamente; può essere bilaterale, e quindi avvertito in entrambe le orecchie, o percepito da un solo orecchio (quindi unilaterale).
In genere si parla di fischio o ronzio, ma in realtà è descritto anche come un sibilo, un fruscio, uno stridore o un soffio. Insomma, la percezione varia da persona a persona.
Anche la durata varia da persona a persona e può essere passeggero, comparire solo una volta, manifestarsi a intervalli di tempo o diventare cronico.
Quali sono le cause principali
Il meccanismo alla base dei fischi o ronzii alle orecchie non è del tutto chiaro. In alcuni casi si ipotizza che a causarlo possa essere un problema nella ricezione dei suoni. Spesso, infatti la comparsa di un fischio all’orecchio viene associata a una perdita più o meno uditiva anche solo transitoria.
Inoltre, gran parte dei problemi a carico dell’orecchio possono causare la comparsa di fischi alle orecchie. In particolare:
- l’invecchiamento fisiologico dell’apparato uditivo, con conseguente progressiva perdita uditiva;
- un trauma acustico causato dall’esposizione ripetuta nel tempo a rumori forti (oltre i 85 decibel) senza le adeguate protezioni. Anche l’esposizione a forti rumori per un tempo limitato può causare la comparsa di fischi e ronzii ma in genere scompaiono entro 24 ore;
- la presenza di un’ostruzione nel condotto uditivo esterno, per esempio dovuta a corpi estranei o all’accumulo di cerume; in questi casi però il fastidio principale è dato dalla percezione dei suoni in modo ovattato a cui possono aggiungersi fischi e ronzii;
- uno sbalzo della pressione esterna all’orecchio (ad esempio andando in aereo, in montagna o durante le immersioni) non adeguatamente compensato dai fisiologici meccanismi interni all’orecchio;
- una perforazione della membrana del timpano;
- un’infiammazione dell’orecchio esterno o dell’orecchio medio (nei casi di otite). In questi casi oltre al fischio e al ronzio si ha dolore gonfiore, senso di orecchio tappato, calo dell’udito e febbre.