Cos’è la Misofonia?

misofonia

La misofonia è un disturbo medico che si manifesta come una forte reazione emotiva a suoni specifici.

Chi soffre di misofonia può provare fastidio, irritazione o rabbia quando sente determinati suoni. Una masticazione rumorosa, il respiro pesante di qualcuno o una moto che passa. Ma quali sono le cause di questo disturbo?  
In questo articolo di AudioMedica Milano, esploreremo le cause, i sintomi, la diagnosi e le possibili cure della sensibilità ai rumori.

Misofonia, quando è stata scoperta

Questo disturbo è stato descritto per la prima volta nel 1997 da Pawel e Margaret Jastreboff dell’Università di Emory in Georgia. La misofonia è stata definita come una “disregolazione dell’attività emotiva in risposta a suoni specifici”. Hanno inoltre suggerito che sia causata da una disfunzione dell’area del cervello che elabora le emozioni.

I sintomi

Quando si parla di misofonia, i sintomi possono variare da persona a persona, ma di solito includono una forte reazione emotiva a suoni specifici. Queste reazioni possono essere scatenate da suoni come masticare, respirare, digrignare i denti o digitare sulla tastiera.

Chi soffre di misofonia in forma molto intensa, può anche avere difficoltà a concentrarsi o a dormire a causa dei suoni che li disturbano.

Cause della misofonia

Le cause della misofonia non sono ancora del tutto chiare, ma alcuni studi suggeriscono che essa possa essere causata da una disfunzione dell’area del cervello che elabora le emozioni, o da problemi neurologici o emotivi.

Altri studi suggeriscono che il disturbo possa essere causato da esperienze negative legate a suoni specifici, o da una maggiore sensibilità ai suoni.

Diagnosi e cura

Per diagnosticare la misofonia, i medici utilizzano interviste cliniche e test psicologici per valutare la gravità delle reazioni emotive a suoni specifici. Non esiste una cura definitiva per la misofonia, ma ci sono diverse terapie che possono aiutare a gestire i sintomi.

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è una terapia che aiuta le persone a imparare a gestire le loro reazioni emotive ai suoni specifici. La TCC può includere tecniche di rilassamento, come la meditazione o la respirazione profonda, per aiutare a ridurre stress e ansia. Altri approcci possono includere la terapia sonora, che utilizza suoni rilassanti o piacevoli per mascherare i suoni che scatenano la reazione emotiva.

Misofonia, ipersensibilità uditiva e acufene

È importante notare che la misofonia non è la stessa cosa dell’ipersensibilità uditiva o dell’acufene. L’ipersensibilità uditiva si riferisce alla sensazione di essere troppo sensibili ai suoni in generale, mentre l’acufene si riferisce alla percezione di rumori o suoni non esistenti.

Contatta AudioMedica Milano e prenota una visita con uno dei nostri medici audiologi.

Cos’è la timpanosclerosi? Cause, sintomi e cure

timpanosclerosi

La timpanosclerosi è una patologia dell’orecchio medio caratterizzata dalla formazione di tessuto osseo sul timpano e sugli ossicini adiacenti.

Questo processo può portare a problemi di udito e a una serie di sintomi sgradevoli come vertigini, acufeni e disturbi dell’equilibrio. In questo articolo di AudioMedica Milano, esploreremo le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per la timpanosclerosi.

Cause della timpanosclerosi

La timpanosclerosi può essere causata da una serie di fattori, tra cui infezioni croniche dell’orecchio medio, traumi acustici, interventi chirurgici all’orecchio medio e altre patologie come la otosclerosi.

La formazione di tessuto osseo sulla membrana timpanica e sugli ossicini adiacenti è causata dalla deposizione di calcio e altre sostanze minerali. Questo processo può essere lento e graduale nel tempo, ma può anche verificarsi in modo rapido in seguito a un trauma acustico o a un intervento chirurgico.

Sintomi della timpanosclerosi

I sintomi della patologia possono variare a seconda della gravità della malattia. In alcuni casi, i sintomi possono essere lievi o addirittura assenti, ma in altri casi possono essere molto sgradevoli e compromettere la qualità della vita.

I sintomi comuni della timpanosclerosi includono la riduzione dell’udito, la percezione di rumori fastidiosi come acufeni, vertigini, sensazione di pressione o di orecchio tappato, disturbi dell’equilibrio e, in casi estremi, perdita totale dell’udito.

Trattamenti

Il trattamento dipende dalla gravità della malattia e dalla presenza di sintomi. In alcuni casi, la timpanosclerosi può essere controllata con farmaci per ridurre i sintomi, come gli antistaminici o i decongestionanti.

In altri casi, può essere necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere il tessuto osseo e riparare eventuali danni alla membrana timpanica o agli ossicini.

Un’altra opzione di trattamento per la timpanosclerosi è la terapia con apparecchi acustici, che possono migliorare l’udito e ridurre i sintomi come gli acufeni.

Prevenzione della timpanosclerosi

La prevenzione dipende dalle cause sottostanti della malattia. Evitare rumori troppo intensi e prolungati, proteggere le orecchie durante le attività rumorose, curare tempestivamente le infezioni dell’orecchio medio e seguire le raccomandazioni del medico dopo un intervento chirurgico all’orecchio medio possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare la timpanosclerosi.

Inoltre, è importante effettuare regolari controlli audiometrici per rilevare eventuali problemi dell’udito in modo tempestivo e intervenire prima che la patologia diventi grave.

Contatta AudioMedica Milano e prenota una visita di controllo.

Disturbi dell’equilibrio, quali sono

disturbi dell'equilibrio

I disturbi dell’equilibrio sono patologie che provocano, in chi ne soffre, una sensazione di movimento e di giramento di testa anche da fermi.

Nell’articolo di oggi, AudioMedica Milano ci parlerà dei disturbi dell’equilibrio soffermandosi sulle diverse tipologie e i diversi disturbi.

Cosa sono i disturbi dell’equilibrio.

Con la terminologia disturbi dell’equilibrio si fa riferimento a quando nonostante si stia fermi, in piedi o seduti, si avverte una sensazione di movimento come se si stesse girando.

Alla base del fenomeno possono esserci problemi diversi, tra cui:

  • infezioni dell’orecchio interno o infiammazioni;
  • influenza o infezioni delle vie aeree superiori;
  • sindrome di Ménière;
  • un trauma cranico;
  • un esercizio fisico molto intenso;
  • un cambiamento della pressione atmosferica

A cosa sono dovuti

I problemi all’equilibrio di solito sono causati da disturbi delle parti dell’orecchio e del cervello coinvolte nell’equilibrio, ovvero:

  • orecchio interno;
  • Tronco cerebrale e cervelletto;
  • Tratti nervosi che collegano l’orecchio interno al tronco cerebrale e al cervelletto.

L’orecchio interno, infatti, contiene strutture come i canali semicircolari, il sacculo e l’utricolo, che consentono al corpo di rilevare posizione e movimento.

Le informazioni provenienti da queste strutture sono inviate al cervello attraverso il nervo vestibolo-cocleare e sono elaborate nel tronco cerebrale, che regola la postura, e inviate nel cervelletto, che coordina i movimenti, per fornire il senso dell’equilibrio.

Una patologia a carico di una qualsiasi di queste strutture può causare disturbi dell’equilibrio. I disturbi dell’orecchio interno talvolta causano anche una perdita dell’udito e/o fischio nelle orecchie.

Disturbi dell’equilibrio connessi all’udito

I più comuni disturbi all’orecchio includono:

  • vertigine posizionale parossistica benigna;
  • sindrome di Ménière;
  • neuronite vestibolare;
  • labirintite;
  • emicrania vestibolare.

Possono essere causati anche da:

  • Effetti dei farmaci;
  • Cause multifattoriali.

Alcuni farmaci sono direttamente tossici per i nervi delle orecchie e/o gli organi dell’equilibrio (farmaci otossici) causando capogiri e incapacità di mettere a fuoco un obiettivo visivo (oscillopsia).

Altri farmaci, invece, influiscono sul complesso cerebrale, come ad esempio i sedativi. Nelle persone anziane, i capogiri spesso sono riconducibili a diversi fattori, di solito una combinazione di effetti collaterali di un farmaco e una riduzione della funzione sensoriale legata all’età.

Se vuoi scoprire di più sulle cause dei disturbi dell’equilibrio contatta AudioMedica Milano

Otite in gravidanza, cosa può comportare

otite in gravidanza

L’otite è un’infiammazione che può comparire durante la gravidanza e può essere causata dai cambiamenti che si verificano nel corpo durante questo periodo.

Nell’articolo di oggi, AudioMedica Milano ci parlerà dell’otite in gravidanza e di cosa può comportare

L’otite in gravidanza

L’otite è una condizione causata dall’infiammazione dell’organo dell’udito ed è classificata in base alla posizione nell’orecchio in cui si manifesta:

  • Otite interna: è l’infiammazione dovuta a un’infezione batterica dell’orecchio interno. Che può causare vertigini, nausea, acufene, perdita dell’udito e altri sintomi. Il gonfiore può anche essere causato da un disturbo del nervo vestibolare. Comunque è raro.
  • Otite media: (la più comune nelle donne in gravidanza) che si verifica quando la parte dell’orecchio che si trova dietro il timpano e comunica con la gola attraverso la tromba di Eustachio si infiamma o si infetta.
  • Otite esterna: è quando si verifica all’interno del canale uditivo esterno.

Durante la gravidanza, vi è una maggiore predisposizione a questi disturbi perché il corpo della donna è influenzato da cambiamenti ormonali, che possono alterare anche il sistema immunitario.

Questo aumenta il rischio di infezioni come quelle dell’orecchio, che causano dolore in quest’area, che può variare da lieve a grave. Può essere accompagnato da altri sintomi come blocco, ronzio o diminuzione dell’acuità uditiva; naturalmente, dipende da dove si trova l’infiammazione.

Possibili cause dell’otite in gravidanza

L’otite durante la gravidanza può essere causata da:

  • Infezioni all’orecchio: dovuta ad un’alterazione del sistema immunitario durante la gravidanza, che aumenta la predisposizione infezioni. In questo caso, la paziente può accusare anche febbre, gonfiore, irritazione e dolore da moderato a grave nell’area interessata.
  • Aumento del volume del sangue: (anche del 30+50%) durante la gravidanza che porta a una maggiore quantità di liquidi nel corpo che può causare un accumulo di liquidi nell’orecchio, che a sua volta innesca un’infezione.
  • Influenza e raffreddore: dovuti anch’essi all’alterazione subita dal sistema immunitario. Questi possono causare l’infezione dell’orecchio medio dal muco che si accumula nell’area, in particolare la tromba di Eustachio, causando dolore e gonfiore.
  • Rinite di origine allergica, infettiva o ormonale (chiamata rinite gestionale) può causare indirettamente dolore all’orecchio può causare irritazione, congestione nasale e aumento della produzione di muco.

In presenza dei sintomi dell’otite, occorre rivolgersi al proprio medico o a uno specialista che sarà in grado, attraverso un’attenta analisi del condotto uditivo, di stabilire la cura più adatta.

Contatta AudioMedica Milano per avere maggiori informazioni o prenotare una visita

Mal d’orecchio nei bambini, come agire

Mal d'orecchio bambini

L’otalgia, o mal d’orecchio, è un sintomo frequente, soprattutto in età pediatrica, che può essere causato da diversi fattori e coinvolge differenti parti dell’orecchio.


Quando si parla di mal d’orecchio nei bambini e negli adulti, si fa riferimento ad un dolore che può interessare solo l’orecchio o tutta regione circostante (mandibola, mascella o tutto il lato della testa dell’orecchio interessato).

Nell’articolo di oggi, AudioMedica Milano, vuole esporvi tutte le informazioni necessarie per poter essere pronti nel caso in cui questo disturbo si presenti nei più piccoli.

Mal d’orecchio bambini: i sintomi

In base alla causa scatenante si possono avere diversi sintomi:

  • dolore all’orecchio non accompagnato da febbre, che può comparire a seguito di un bagno a casa, al mare o in piscina. In questo caso il processo infettivo colpisce l’orecchio esterno ed è determinato da un batterio o da un fungo. Oltre al dolore, generalmente si associa prurito.
  • In caso di febbre, naso chiuso e dolore, si parla di otite media. In questo caso il dolore è causato dalla pressione del muco o del materiale purulento sulla membrana del timpano che potrebbe comportarne anche la rottura con netta riduzione del dolore.
  • Nei casi di otite media catarrale, frequente soprattutto entro i primi 7 anni di vita, il bambino subirà un calo dell’udito dato dalla presenza di catarro nell’orecchio medio. Inoltre, sembrerà distratto e tenderà a farsi ripetere le parole.

Queste forme di otiti sono determinate da un’infezione che dalla gola o dal naso invade la tuba di Eustachio e si espande all’orecchio.

L’importanza di una visita medica

Quando si presentano questi sintomi, occorre sottoporre il bambino ad una visita medica così da avere una diagnosi con conseguente terapia.

Il medico avrà una visione diretta del condotto uditivo e della membrana del timpano e potrà capire se si tratta di otite esterna, media o un dolore riflesso dovuto alla crescita dei dentini.

La terapia deve essere tempestiva ed efficace, per evitare una riduzione della capacità uditiva e danni alla membrana del timpano che possono protrarsi anche in età adulta con conseguente danno e ipoacusia.

Trattamenti

Nella maggior parte dei casi tutte le forme di otite tendono a risolversi con una corretta terapia farmacologica (antibiotici, cortisonici, mucolitici, terapia termale).

In presenza di otite esterna, la terapia antibiotica prevederà l’utilizzo di gocce auricolari da instillare nel condotto uditivo esterno.

Indispensabile, durante la fase infiammatoria, non bagnare l’orecchio con acqua durante la doccia, in piscina o al mare.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni o se vuoi prenotare una visita di controllo contatta AudioMedica Milano

Prevenzione udito: come evitare l’insorgere di patologie

ragazza che fa il gesto di non sentire

La continua esposizione a rumori, anche di bassa intensità, e l’invecchiamento possono causare, nel tempo, disturbi dell’udito.

Conosciuti anche come ipoacusie, si diversificano a seconda che la perdita delle capacità sia totale (sordità), parziale (con livelli da leggera a profonda) o unilaterale (che interessa un solo orecchio).

Vengono classificate in base alla localizzazione del problema in due macrocategorie: neurosensoriale e di trasmissionePrevenire l’insorgere di queste patologie è possibile attraverso un adeguato controllo medico e piccole attenzioni quotidiane.

Conosciamole meglio per poi capire come proteggersi da esse.

Patologie dell’udito: cause e livelli

Le ipoacusie si distinguono per localizzazione, ma anche per gravità. L’ipoacusia neurosensoriale è infatti quasi sempre permanente e richiede riabilitazione.

È provocata da un problema dell’orecchio interno o del nervo acustico, causato dal rumore o dall’invecchiamento, che riducendo la percezione di alcune frequenze distorce la percezione dei suoni.

L’ipoacusia di trasmissione invece è trattabile medicalmente e chirurgicamente perché causata da malformazioni, traumi e processi infiammatori dell’apparato di trasmissione dei suoni nell’orecchio esterno e medio. L’otite ne è un valido esempio.

I livelli di intensità delle ipoacusie sono quattro: leggera, moderata, severa e profonda. L’ipoacusia è considerata invalidante se l’intensità è moderata o maggiore, in quanto non si riesce più a sentire e ripetere parole pronunciate a voce elevata oltre un metro di distanza.

La sordità può anch’essa svilupparsi nel corso della vita, ma può essere anche ereditata da uno dei genitori. Le cause più comuni della perdita totale dell’udito sono complicazioni di ferite alla testa, l’invecchiamento, gli effetti di medicinali ototossici, come antibiotici o farmaci antimalarici, eccessiva esposizione ai rumori e conseguenze di altre patologie infettive come la meningite, la parotite epidemica e il morbillo se contratte in età neonatale.

Prevenzione Udito

I vaccini sono un’ottima arma con cui proteggere i bambini da malattie infettive come la rosolia, la parotite, il morbillo e la meningite, che possono causare ipoacusia neurosensoriale.

Un attento accompagnamento medico durante e dopo la gravidanza garantisce una maggiore probabilità di identificare tempestivamente i primi sintomi di una qualche patologia nel neonato.

Per quanto riguarda la vita quotidiana, è importante evitare di rimanere esposti per troppo tempo a rumori eccessivi e bisogna prestare attenzione all’intensità di volume delle cuffie e dei dispositivi audio solitamente indossati per lavoro o comodità.

Periodici controlli dell’udito possono aiutare a individuare tempestivamente l’insorgere di infiammazioni e patologie.

I disturbi dell’udito possono cambiare significativamente la qualità di vita di una persona. Prevenire è importante e necessario. Prenota un test dell’udito gratuito presso il nostro studio.