I disturbi dell’equilibrio sono patologie che provocano, in chi ne soffre, una sensazione di movimento e di giramento di testa anche da fermi.
Nell’articolo di oggi, AudioMedica Milano ci parlerà dei disturbi dell’equilibrio soffermandosi sulle diverse tipologie e i diversi disturbi.
Cosa sono i disturbi dell’equilibrio.
Con la terminologia disturbi dell’equilibrio si fa riferimento a quando nonostante si stia fermi, in piedi o seduti, si avverte una sensazione di movimento come se si stesse girando.
Alla base del fenomeno possono esserci problemi diversi, tra cui:
- infezioni dell’orecchio interno o infiammazioni;
- influenza o infezioni delle vie aeree superiori;
- sindrome di Ménière;
- un trauma cranico;
- un esercizio fisico molto intenso;
- un cambiamento della pressione atmosferica
A cosa sono dovuti
I problemi all’equilibrio di solito sono causati da disturbi delle parti dell’orecchio e del cervello coinvolte nell’equilibrio, ovvero:
- orecchio interno;
- Tronco cerebrale e cervelletto;
- Tratti nervosi che collegano l’orecchio interno al tronco cerebrale e al cervelletto.
L’orecchio interno, infatti, contiene strutture come i canali semicircolari, il sacculo e l’utricolo, che consentono al corpo di rilevare posizione e movimento.
Le informazioni provenienti da queste strutture sono inviate al cervello attraverso il nervo vestibolo-cocleare e sono elaborate nel tronco cerebrale, che regola la postura, e inviate nel cervelletto, che coordina i movimenti, per fornire il senso dell’equilibrio.
Una patologia a carico di una qualsiasi di queste strutture può causare disturbi dell’equilibrio. I disturbi dell’orecchio interno talvolta causano anche una perdita dell’udito e/o fischio nelle orecchie.
Disturbi dell’equilibrio connessi all’udito
I più comuni disturbi all’orecchio includono:
- vertigine posizionale parossistica benigna;
- sindrome di Ménière;
- neuronite vestibolare;
- labirintite;
- emicrania vestibolare.
Possono essere causati anche da:
- Effetti dei farmaci;
- Cause multifattoriali.
Alcuni farmaci sono direttamente tossici per i nervi delle orecchie e/o gli organi dell’equilibrio (farmaci otossici) causando capogiri e incapacità di mettere a fuoco un obiettivo visivo (oscillopsia).
Altri farmaci, invece, influiscono sul complesso cerebrale, come ad esempio i sedativi. Nelle persone anziane, i capogiri spesso sono riconducibili a diversi fattori, di solito una combinazione di effetti collaterali di un farmaco e una riduzione della funzione sensoriale legata all’età.