Cos’è l’otite del nuotatore e come curarla

L’otite del nuotatore, detta anche otite esterna è un’infiammazione acuta o cronica, che interessa la parte esterna del canale uditivo e che può diffondersi anche sulla superfice esterna della membrana timpanica.

Nell’articolo di oggi, Audio Medica Milano evidenzierà le sintomatologie più diffuse e la cura per questa patologia.

I sintomi dell’otite del nuotatore

La definizione “otite del nuotatore” si è avuta perché i nuotatori sono inclini alla formazione da otite esterna a causa della ripetuta esposizione all’acqua e la successiva rimozione “meccanica” di cerume che rende più frequente le lesioni del canale uditivo.

I sintomi più frequenti dell’otite esterna sono: 

  • Dolore durante la masticazione;
  • Gonfiore;
  • Irritazione ed arrossamento dell’orecchio esterno;
  • Compromissione della capacità uditiva.

Fattori di rischio

Diversi fattori possono aumentare il rischio di otite esterna. L’otite del nuotatore, infatti, spesso è una conseguenza di infezioni dell’orecchio medio (otite media); o di un lavaggio dell’orecchio con detergenti aggressivi che possono entrare nel condotto uditivo e causare prurito. In questo caso il soggetto, grattandosi, può lesionare la pelle, creando così una possibile porta d’accesso per i batteri.

Un altro fattore scatenante può essere un trauma locale causato, ad esempio, da una scorretta pulizia delle orecchie, ad esempio utilizzando dei cotton-fioc).

Curare l’otite del nuotatore

Il ristagno di acqua all’interno del canale uditivo può creare un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri ma la terapia più indicata contro l’otite del nuotatore dipende dalla causa scatenante.

Quasi sempre  la cura è riconducibile all’utilizzo di antidolorifici, antibiotici in caso d’infezione batterica o antivirali.

Ci sono diverse precauzioni che si possono adottare per cercare di prevenire l’otite nel nuotatore sono:

  • fare delle interruzioni tra una nuotata e l’altra così da permettere alla pelle del condotto uditivo di asciugarsi e non permettere i ristagni di umidità;
  • evitare luoghi superaffollati, dove è più facile venire a contatto con batteri e funghi;
  • evitare l’uso di tappi che non permettono al condotto di asciugarsi correttamente dall’acqua entra comunque;
  • evitare bagni troppo lunghi o troppo ravvicinati, e ricordarsi di asciugare l’orecchio appena usciti dall’acqua.

In caso di prurito è opportuno evitare di grattarsi le orecchie, perché la pelle potrebbe presentare delle micro-abrasioni attraverso le quali funghi e batteri possono entrare ed evitare l’uso di cotton-fioc, che con la loro azione abrasiva possono solamente peggiorare la situazione.

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