Visita udito, quando può essere necessaria

visita udito

L’esame dell’udito permette di prevenire l’insorgere di problemi dovuti alla perdita fisiologica di sensibilità e dovrebbe essere inclusa fra i controlli periodici.

Oggi, noi di AudioMedica Milano, vogliamo parlarvi dell’importanza della visita all’udito e di quando effettuarla.

Visita all’udito: in cosa consiste

La visita per il controllo dell’udito consiste in una serie di esami non invasivi e non dolorosi che si dividono in:

  • esami soggettivi ovvero dove è richiesta collaborazione del paziente da cui dipenderà l’esito in base alla risposta che darà ad un determinato stimolo.
  • esami oggettivi o strumentali, dove l’esito viene dato da macchinari che stimolando un determinato organo ne rilevano le reazioni.

Gli esami soggettivi

I principali esami soggettivi sono:

  • audiometria tonale dove al paziente verrà chiesto di rispondere ogni volta che, attraverso una cuffia, riceve dei suoni a varie frequenze e a varie intensità per ciascun orecchio. Questo esame permette di determinare la soglia uditiva di entrambi gli orecchi, e determinare il grado di sordità.
  • audiometria vocale che permette di valutare la comprensione in ambienti rumorosi consiste nel far ascoltare al paziente delle parole bisillabiche aumentando via via il rumore di fondo così da valutare la capacità uditiva.
  •  

Gli esami oggettivi

Gli esami oggettivi comprendono:

  • impedenzometria che valuta l’aspetto meccanico dell’orecchio attraverso un macchinario dotato di una cuffia (che viene poggiata su un orecchio) e una sonda cilindrica (che viene inserita all’interno del condotto uditivo dell’altro orecchio). Questo esame permette di studiare la cedevolezza della membrana del timpano a differenti livelli pressori.
  • otoemissioni acustiche che permettono di stimolare le cellule ciliate esterne, ossia le strutture recettoriali situate nell’orecchio interno, implicate nella modulazione e nella trasmissione del suono al cervello. Questo esame permette di avere un quadro sulla salute dell’orecchio interno e verificare se ci sono dei danni a livello delle strutture cocleari.

Quando potrebbe essere necessaria visita all’udito?

L’esame audiometrico viene prescritto, generalmente, in presenza di sintomi che riguardano l’alterazione della percezione del suono oppure come controllo in base all’età del paziente.

Questa tipologia di visita dovrebbe essere eseguita regolarmente da tutti i soggetti che hanno superato i 50 anni perché con l’avanzare dell’età disturbi come la presbiopia o la presbiacusia portano l’orecchio a perdere progressivamente la sua funzionalità a causa dell’invecchiamento.

Vuoi sottoporti ad una visita di controllo dell’udito? Contatta AudioMedica Milano

Abbassamento dell’udito, come prevenirlo

abbassamento udito

Con il passare dell’età, un calo dell’udito può essere una conseguenza fisiologica

Nell’articolo di oggi AudioMedica Milano, cercherà di spiegare come prevenire l’abbassamento dell’udito.

È possibile prevenire l’abbassamento dell’udito?

Prima di iniziare, ci teniamo a precisare che non esistono soluzioni miracolose per proteggere l’udito. L’abbassamento dell’udito è una condizione fisiologica dell’uomo, che dipende per gran parte dall’età che avanza.

Ci sono dei comportamenti però che permettono di allontanare il più possibile nel tempo il peggioramento di questo disturbo.

Come poter prevenire l’abbassamento dell’udito?

Per proteggere l’udito è necessario uno stile di vita sano ed effettuare dei controlli periodici.

Inoltre, occorre:

  • limitare l’esposizione frequente e prolungata a rumori intensi;
  • se si utilizzano gli auricolari, bisogna mantenere il volume a un livello non troppo alto, in modo che si riescano a percepire anche i suoni provenienti dall’esterno.
  • quando si frequentano luoghi affollati e rumorosi, è necessario allontanarsi ogni tanto permettendo all’orecchio di riposarsi.
  • se il lavoro prevede l’esposizione a rumori forti per lunghi periodi, utilizzare le apposite cuffie per proteggere l’udito.
  • Adottare uno stile di vita salutare e una dieta equilibrata riducendo il consumo di alcool e tabacco;
  • immersioni e sport acquatici richiedono un’attenzione particolare affinché il timpano sia sempre in salute. Ad esempio, mai dimenticarsi di indossare gli appositi tappi o di scendere lentamente, in caso di immersioni
  • In aereo durante la fase di decollo e atterraggio, è consigliabile masticare un chewing-gum o sciogliere una caramella, deglutendo spesso.
  • Evitare, se possibile, l’assunzione prolungata di alcuni farmaci come antibiotici o diuretici, che possono avere effetti ototossici.
  • Pulire correttamente l’orecchio con acqua e sapone, limitando l’uso dei bastoncini alla pulizia del padiglione auricolare.

L’importanza della visita di controllo

Alla base di una prevenzione, vi è la visita di controllo dell’udito. Un gesto importante consigliato soprattutto dopo i 30 anni di età o in caso di sintomi all’apparenza poco importanti, come acufeni passeggeri, sensazione di orecchio chiuso, dolore, vertigini. 

Grazie ad un semplice esame audiometrico, della durata di pochi minuti è possibile ottenere le indicazioni essenziali sullo stato dell’udito e su come poter intervenire.

Vuoi prenotare una visita di controllo? Contatta AudioMedica Milano

I primi segnali di perdita dell’udito e come intervenire

perdita udito

L’ipoacusia o perdita dell’udito è un disturbo che raramente si verifica all’improvviso, ma per lo più si sviluppa lentamente.

Proprio per questo motivo è fondamentale riconoscere se si è verificato un cambiamento della vostra capacità uditiva in base a diversi sintomi, che possono portare a perdita dell’udito.

Nell’articolo di oggi AudioMedica Milano ci parla di questo disturbo, evidenziando alcuni tra i primi sintomi, per sapere poi come intervenire.

Perdita dell’udito: cos’è l’ipoacusia

L’ipoacusia consiste nell’incapacità, parziale o totale, di percepire un suono in una o entrambe le orecchie. Diversi soggetti nascono con un deficit uditivo (definita ipoacusia congenita), mentre altri tendono a svilupparlo gradualmente con l’avanzare dell’età (presbiacusia) o come conseguenza di malattie o traumi fisici.

Perdita dell’udito: livelli di gravità

La perdita di udito può essere:

  • lieve (deficit acustico tra 25 e 39 dB) che può rendere, difficile seguire un discorso, soprattutto in situazioni rumorose.
  • moderata (deficit acustico tra 40 e 69 dB) che causa difficoltà a seguire il discorso senza l’utilizzo di un apparecchio acustico.
  • grave (deficit acustico tra 70 e 89 dB) in questo caso, i soggetti hanno bisogno di leggere le labbra o utilizzare il linguaggio dei segni, anche con l’utilizzo di un apparecchio acustico.
  • Profonda o sordità (deficit acustico >90 dB). I soggetti che sono completamente incapaci di sentire un suono spesso possono trarre beneficio da un impianto cocleare.

I primi sintomi di perdita dell’udito

I sintomi dell’ipoacusia possono variare a seconda della causa. Tra i primi sintomi di perdita dell’udito possono esserci:

  • suoni ovattati;
  • difficoltà a capire le parole e a seguire le conversazioni, soprattutto in presenza di rumore di fondo;
  • La necessità di alzare sempre di più il volume della televisione o della radio.
  • vertigini o mancanza di equilibrio;
  • pressione nell’orecchio, causata da un’alterazione del fluido dietro il timpano;
  • ronzio.

Come intervenire in presenza di questa sintomatologia

Nel caso di perdita dell’udito occorre rivolgersi ad uno specialista che, attraverso alcuni semplici test, sarà in grado di valutare la causa e il livello.

Queste informazioni permetteranno allo specialista di individuare le operazioni di trattamento più adeguate, che possono prevedere l’utilizzo di apparecchi acustici e impianti cocleari. In alcuin casi è possibile intervenire con una riparazione chirurgica della membrana timpanica o intervenire sugli ossicini uditivi danneggiati, sostituendoli con quelli artificiali.

Noi di AudioMedica Milano possiamo aiutarti a recuperare un’esperienza uditiva ottimale, facendo luce su eventuali disturbi uditivi. Contatta il nostro centro.

Pulizia apparecchi acustici, come effettuarla

pulizia apparecchi acustici

Pulire e manutenere gli apparecchi acustici, permette loro di aiutarci a ritrovare il piacere di una partecipazione attiva nelle conversazioni e nei contatti sociali.

Oggi, noi di Audiomedica Milano ti mostreremo come effettuare una corretta pulizia degli apparecchi acustici.

Pulizia apparecchi acustici: quando effettuarla

Le protesi acustiche tendono a sporcarsi quotidianamente con cerume e sudore. Per questo motivo la manutenzione e la pulizia devono essere effettuate quotidianamente, così dapoter mantenere i dispositivi perfettamente funzionanti nel corso degli anni.

Per la pulizia professionale, da eseguire due volte all’anno, è invece consigliato rivolgersi al proprio centro acustico di fiducia.

Pulizia degli apparecchi acustici: cosa utilizzare

Quando si effettuano operazioni di pulizia dei dispositivi acustici, è necessario utilizzare prodotti specifici ed evitare detergenti o detersivi di uso domestico.

Queste sostanze, infatti, possono aggredire e danneggiare le parti meccaniche interne così come anche l’acqua è assolutamente da evitare perché può causare danni alle componenti interne.

È invece consigliato l’utilizzo di prodotti specifici come:

  • Lo spray detergente che permette di igienizzare e disinfettare gli apparecchi, eliminando tracce di cerume e sporco, ma anche germi e batteri. Per un corretto utilizzo, si consiglia di spruzzare il prodotto su un panno e pulire accuratamente l’apparecchio acustico.
  • Le salviette detergenti utili per pulire gli apparecchi acustici in ogni momento sono l’alternativa pratica e veloce allo spray detergente. Basta strofinarle sugli apparecchi e ripassare un panno assorbente per asciugare tracce residue del prodotto.

Pulizia degli apparecchi acustici: come asciugarli

Al termine della pulizia, prima di rimontare l’apparecchio acustico, è importante lasciare che tutto si asciughi perfettamente.

L’umidità, infatti, può causare danni e difetti di funzionamento e ridurre la durata utile degli apparecchi acustici. Nel caso in cui l’apparecchio acustico dovesse bagnarsi, evitare l’utilizzo di fon, riscaldatori o rimedi simili per asciugarlo, perché potrebbero fondere e deformare le parti di plastica e danneggiare la tecnologia.
 
Per asciugarlo in modo sicuro occorre utilizzare l’apposita scatola per l’asciugatura che consente di asciugare anche le parti elettriche dell’apparecchio e, grazie alla luce UV assicura una pulizia migliore.

Per asciugare l’apparecchio sarà sufficiente inserire la capsula disidratante nel bicchiere per l’asciugatura con la scritta rivolta verso l’alto.

Collocate gli apparecchi acustici privi di batterie e con il vano aperto nel bicchiere e chiudete ermeticamente il coperchio.

Il mattino seguente togliete gli apparecchi saranno nuovamente pronti per l’uso.

Per un’asciugatura ottimale, gli apparecchi dovrebbero essere lasciati nel bicchiere per tutta la notte con il coperchio del bicchiere di asciugatura sempre chiuso bene.

Vuoi che il tuo apparecchio sia sempre funzionante? Contatta AudioMedica Milano

Auricolari e cuffie, quali sono i rischi per la salute

auricolari e cuffie

Nonostante secondo diversi studi l’utilizzo di cuffie e auricolari non provoca in genere nessun problema, se impiegati per tempo prolungato, possono portare a una serie di disturbi. 

Auricolari e cuffie ormai sono entrati in maniera importante nel mercato e nella nostra quotidianità.

Nell’articolo di oggi, noi di Audiomedica Milano, vogliamo sciogliere ogni dubbio e dare tutte le informazioni in merito.

Auricolari e cuffie: le Tipologie

Tra le varie tipologie presenti nel mercato si hanno:

  • cuffie aperte: con una superficie traforata che permette di avere una buona dispersione del suono e una minore pressione sonora all’interno dell’orecchio.
  • cuffie chiuse: che forniscono un buon isolamento dai rumori ambientali, grazie ai cuscinetti da cui sono composte permettendone l’utilizzo senza alzare eccessivamente il volume;
  • cuffie in-ear: che garantiscono un buon isolamento dai rumori esterni perché inserite direttamente nel padiglione auricolare. Per questa tipologia, si consiglia un utilizzo con un volume che non vada oltre il 60%.

Auricolari e cuffie: livello del suono

Le cuffie convogliano il rumore all’interno dell’orecchio, e spesso, per escludere il rumore esterno, si tende ad alzare il volume quando si ascolta l’audio.

In questi casi l’audio dei dispositivi può raggiungere i 115 decibel, provocando danni permanenti all’udito in meno di 15 minuti.

Facciamo chiarezza: 120 decibel è la potenza di suono di una motosega in azione, mentre il suono della voce umana raggiunge i 30-40 decibel.

Gli studi evidenziano che il livello di intensità raccomandato non dovrebbe andare oltre gli 85 decibel per un ascolto di 8 ore al massimo durante tutta la giornata.

Auricolari e cuffie: danni sull’udito

Diversi studi dimostrano che il problema principale delle cuffie è causato principalmente dall’utilizzo prolungato e da un volume eccessivo.

Indipendentemente dall’età, un’esposizione prolungata al rumore elevato provoca traumi acustici sia acuti che cronici provocati da stress ossidativo sulle cellule nervose provocando:

  • Orecchio ovattato, cioè la sensazione di pressione nell’orecchio e pienezza al suo interno;
  • acufene, cioè un fastidioso rumore auricolare simile a un fischio o un ronzio;
  • diminuzione del livello uditivo;
  • dolore all’orecchio.

Generalmente, questi sintomi possono essere temporanei ma possono diventare permanenti, soprattutto se causati da esposizione scorretta e continuativa al rumore.

È importante non sottovalutare i sintomi, perché, intervenendo rapidamente e, se il danno non è troppo grave, è possibile recuperare del tutto la capacità uditiva con un’adeguata terapia.

Se vuoi prenotare una visita preventiva rivolgiti ai professionisti di Audiomedica Milano.

Apparecchi acustici impermeabili, come funzionano?

apparecchi acustici impermeabili

Pioggia, sudore, vapore o acqua: l’umidità è il nemico numero uno degli apparecchi acustici.

Per questo motivo, sono stati ideati apparecchi acustici impermeabili, riconoscibili dalla marcatura IP.

Oggi, noi di AudioMedica Milano, vogliamo parlarvi di questi apparecchi sempre più diffusi.

Apparecchi acustici impermeabili: la certificazione

Come menzionato, gli apparecchi acustici impermeabili sono riconoscibili dalla sigla IP.

Questamarcatura internazionale, certifica l’impermeabilità di un apparecchio acustico: definisce cioè quanto quest’ultimo sia protetto contro l’ingresso di polveri, corpi solidi e acqua secondo lo standard internazionale IEC 60529.

La marcatura IP è seguita da due numeri:

  • Il primo numero indica la protezione contro le polveri in una scala da 1 a 6,
  • Il secondo numero indica la protezione contro l’acqua, in una scala da 1 a 8.

Le caratteristiche

Negli ultimi anni, gli apparecchi di nuova generazione vengono realizzati sia internamente che esternamente con un rivestimento nano coated, che offrono la possibilità così di essere indossati in varie situazioni di vita quotidiana. Sono resistenti a pioggia, sudore o schizzi d’acqua.

A differenza dei dispositivi tradizionali, gli apparecchi acustici impermeabili, garantiscono una resistenza pari a 30 minuti per circa 1 metro e mezzo di profondità.

Questo però non significa che possono essere usati assiduamente per nuotare o immergersi.

Infatti, questo standard fa riferimento all’acqua non trattata. Sapone, cloro e acqua di mare possono danneggiare l’apparecchio acustico. Questo significa che non dovrebbe essere usato assiduamente per nuotare, soprattutto in mare, poiché l’acqua salata lascia all’interno del dispositivo dei cristalli che danneggiano le componenti elettroniche dell’apparecchio.

Come asciugare un apparecchio acustico bagnato

Che si tratti di un apparecchio acustico impermeabile o normale, occorre sempre asciugare in modo efficace un apparecchio che si è bagnato.

Il metodo più comodo è utilizzare un deumidificatore per dispositivi acustici: in commercio ce ne sono di vari tipi, dalle scatole per l’asciugatura alle capsule disidratanti o gli spray o rivolgersi al proprio audioprotesista.

Una soluzione fai da te invece, è quella di posare l’apparecchio aperto per qualche ora in un luogo asciutto, ma non al sole. Da evitare l’utilizzo di phon oppure i termosifoni.

Se vuoi scoprire i nuovi apparecchi impermeabili, contatta AudioMedica Milano.

Mal d’orecchio nei bambini, come agire

Mal d'orecchio bambini

L’otalgia, o mal d’orecchio, è un sintomo frequente, soprattutto in età pediatrica, che può essere causato da diversi fattori e coinvolge differenti parti dell’orecchio.


Quando si parla di mal d’orecchio nei bambini e negli adulti, si fa riferimento ad un dolore che può interessare solo l’orecchio o tutta regione circostante (mandibola, mascella o tutto il lato della testa dell’orecchio interessato).

Nell’articolo di oggi, AudioMedica Milano, vuole esporvi tutte le informazioni necessarie per poter essere pronti nel caso in cui questo disturbo si presenti nei più piccoli.

Mal d’orecchio bambini: i sintomi

In base alla causa scatenante si possono avere diversi sintomi:

  • dolore all’orecchio non accompagnato da febbre, che può comparire a seguito di un bagno a casa, al mare o in piscina. In questo caso il processo infettivo colpisce l’orecchio esterno ed è determinato da un batterio o da un fungo. Oltre al dolore, generalmente si associa prurito.
  • In caso di febbre, naso chiuso e dolore, si parla di otite media. In questo caso il dolore è causato dalla pressione del muco o del materiale purulento sulla membrana del timpano che potrebbe comportarne anche la rottura con netta riduzione del dolore.
  • Nei casi di otite media catarrale, frequente soprattutto entro i primi 7 anni di vita, il bambino subirà un calo dell’udito dato dalla presenza di catarro nell’orecchio medio. Inoltre, sembrerà distratto e tenderà a farsi ripetere le parole.

Queste forme di otiti sono determinate da un’infezione che dalla gola o dal naso invade la tuba di Eustachio e si espande all’orecchio.

L’importanza di una visita medica

Quando si presentano questi sintomi, occorre sottoporre il bambino ad una visita medica così da avere una diagnosi con conseguente terapia.

Il medico avrà una visione diretta del condotto uditivo e della membrana del timpano e potrà capire se si tratta di otite esterna, media o un dolore riflesso dovuto alla crescita dei dentini.

La terapia deve essere tempestiva ed efficace, per evitare una riduzione della capacità uditiva e danni alla membrana del timpano che possono protrarsi anche in età adulta con conseguente danno e ipoacusia.

Trattamenti

Nella maggior parte dei casi tutte le forme di otite tendono a risolversi con una corretta terapia farmacologica (antibiotici, cortisonici, mucolitici, terapia termale).

In presenza di otite esterna, la terapia antibiotica prevederà l’utilizzo di gocce auricolari da instillare nel condotto uditivo esterno.

Indispensabile, durante la fase infiammatoria, non bagnare l’orecchio con acqua durante la doccia, in piscina o al mare.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni o se vuoi prenotare una visita di controllo contatta AudioMedica Milano